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The Party

The Party: la recensione del film di Sally Potter in concorso alla Berlinale

  • scheda e trailer
  • recensione 

DATA DI USCITA: N.D.

GENERE: Commedia/Drammatico

REGIA: Sally Potter

CAST: Patricia Clarkson, Bruno Ganz, Cherry Jones, Emily Mortimer, Cillian Murphy, Kristin Scott Thomas, Timothy Spall

SINOSSI:

Inghilterra, giorni nostri. Janet è appena stata nominata ministro della salute e invita i suoi amici più cari a celebrare tra pochi intimi l’evento che segna una tappa importante nella sua carriera politica. Tutto sembra procedere bene, finché Bill, suo marito, se ne esce con delle dichiarazioni inaspettate che fanno completamente cambiare di tono alla piccola festa privata.

Come Sally Potter stessa ha sottolineato, The Party è una “commedia politica”, rapida, squisita e incisiva come un piccolo sorso di Brandy. Un’ora e dieci di ironia tagliente, di situazioni al limite dell’assurdo, una storia di smascheramento delle verità dentro in uno spazio ristretto, il tutto raccontato con una regia sublime e curatissima. Non fatevi spaventare dalla durata: si tratta di un piccolo concentrato di maestria.

The Party: una festa mancata

Il titolo stesso rievoca vagamente il film del 1968 con Peter Sellers che ci ha fatto tanto ridere, e in effetti anche qui abbiamo una festa privata, ma il contesto ed il clima che si respira non è più quello degli anni ’60 e si tratta di un film completamente diverso. Si percepisce da subito un’aria di amarezza che si protrae lungo tutto il film, nei dubbi riguardo l’ideologia politica e all’efficenza del governo, di cui Janet (una grandissima Kristin Scott Thomas) è appena entrata a far parte. La regista Sally Potter ha voluto precisare che si tratta di un film che porta la ferita fresca della Brexit, uno shock per un’inglese come lei: e così The Party, che sfrutta la sua intrinseca polisemia (“festa” e al contempo “partito”), si apre con una brevissima sequenza di Janet che punta la pistola verso la telecamera, non si sa verso chi.

The PartyLa protagonista è una donna in carriera che ha appena vinto la campagna elettorale, culmine trionfante di una battaglia politica che porta avanti da anni, fortemente convinta nei suoi ideali. I suoi amici non sono come lei, soprattutto la sua più cara amica April (un’esilarante e radiosa Patricia Clarkson) che non si risparmia mai la frecciatina all’inefficienza del governo e della politica parlamentare, ma tengono molto a festeggiare con lei questo momento. Bill, suo marito (un bravissimo Timothy Spall), ha uno sguardo assente, partecipa poco alla conversazione, resta seduto quasi tutto il tempo con un bicchiere di vino in mano, sino alle esplosive dichiarazioni che fa davanti a tutti. Agli antipodi di questo personaggio c’è Tom (un talentoso Cillian Murphy), un banchiere ricchissimo che esagitato e sudato si nasconde in bagno per tirare coca, armato di pistola senza un chiaro motivo, una mina vagante. Questi ed altri personaggi entrano ad uno ad uno nella casa d Janet e Bill per il party tanto atteso, ma qualcosa non quadra, delle verità cominciano a venire a galla mandando completamente a monte la festa…

The Party: il sublime nel bianco e nero

Favolosa è la cura delle scelte della regia, in primis quella del bianco e nero. Sally Potter ha spiegato questa scelta dicendo che è stata fatta fin da subito in modo da far risaltare quell'”emotional colour”, quelle sottigliezze emotive che possono essere costruite e sottolineate meglio secondo lei attraverso l’assenza del colore. Fa sempre piuttosto impressione vedere al cinema un film girato con questa tecnica un po’ antiquata, tanto siamo abituati all’iperrealismo delle nuove tecnologie e degli effetti speciali. Invece di aggiungere, qui è stato tolto qualcosa per ottenere di più. La ricerca di un realismo emotivo è stata condotta attraverso una recitazione eccezionale ma anche attraverso uno studio attentissimo della luce, in grado di scolpire letteralmente le espressioni degli attori.

Un esilarante contrasto di personaggi

The PartyI personaggi interagiscono nello spazio chiuso e relativamente ristretto della casa londinese della protagonista ed ognuno è radicalmente diverso dall’altro quanto a carattere e visione del mondo. Una donna idealista e politicamente impegnata, un professore universitario fortemente ateo, un tedesco sostenitore di credi decisamente alternativi sposato con una materialista scettica, una fredda femminista lesbica con la sua fragile compagna incinta di tre bambini, un banchiere di origine irlandese diventato milionario: un quadretto familiare variegato destinato a trasformarsi in una polveriera grottesca e
spassosa, ma anche piena di amarezza.

Spesso è più facile parlare del negativo attraverso la lente dell’ironia, in modo da trovare rifugio sicuro nel sollievo che la risata porta con sé. Ma The Party mette in questione il peso della verità e delle sue conseguenze: ogni personaggio porta con sé un non detto, una bugia, un segreto in grado di ferire l’altro, dalla pistola di Tom alle dichiarazioni di Bill. Eppure rimane sempre qualcosa di irrisolto e non rivelato che alla fine sfugge, di cui possiamo essere a conoscenza, di cui spesso siamo a conoscenza, di cui abbiamo forse il sospetto ma che non approfondiamo. Questo fa del film un dramma della verità e della sua accessibilità, che ha chiaramente un riferimento politico molto amaro.

The Party: il mistero della vittima

the partySolo alla fine capiamo chi sia (o quanto meno come si chiami) la potenziale vittima della pistola che Janet punta verso il pubblico, ma non la vedremo mai. Come ha voluto spiegare la regista stessa, quella vittima siamo tutti noi, che inconsapevoli degli sviluppi individuali e politici possiamo trovarci nel posto sbagliato, al momento sbagliato e soprattutto nel “party” sbagliato, che ci può puntare da un momento all’altro la pistola contro senza spiegazioni sul perché.

Si potrebbe parlare per ore di questa piccola perla, realizzata con una tecnica fantastica e soprattutto con grande e sottile intelligenza, dagli attori alla regia: tutto meritevole di premi. Non manca proprio nulla, nemmeno le risate!

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The Party

valutazione globale

Una perla di maestria

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