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The Handmaid's Tale

The Handmaid’s Tale: recensione dell’episodio 2.01 – June

Torna dopo una lunga attesa The Handmaid’s Tale, una delle serie dominatrici (se non la dominatrice) del 2017, con una nuova stagione che punta a lanciarsi in terreni inesplorati, al di là del libro della Atwood da cui deriva, e che vuole spingere il limite del racconto ancora più in alto.

The Handmaid’s Tale – episodio 2.01: la sinossi

the handmaid's tale 201Alla fine della prima stagione un gesto di ribellione delle ancelle aveva acceso un barlume di speranza in un mondo di brutalità, un atto di coraggio in un mondo sottomesso, ma i gesti a Gilead non rimangono senza conseguenze e questa stagione si apre con quella brutalità che avevamo ben imparato a conoscere.

Ma tutto questo non dovrebbe toccare Offred, perché la protagonista è stata “benedetta dal Signore” ed è in attesa di un figlio. Ma Offred dovrà comunque sottomettersi o la sua gravidanza sarà un inferno. A meno che….

The Handmaid’s Tale – episodio 2.01: le nostre impressioni

Non era facile far ripartire questo show, per molti motivi: innanzitutto The Handmaid’s Tale era stato un successo incredibile l’anno scorso, una stagione eccezionale sia a livello narrativo che visivo, difficile, complicata, angosciante e brutale e ripetere tutto questo, ma senza ripetersi, non è assolutamente facile.

the handmaid's tale 201Il secondo motivo è che ora si naviga senza la guida del romanzo della Atwood (ma non senza la Atwood) e questo complica le cose.

Se il primo episodio doveva farci capire se queste difficoltà potevano essere superate, beh, la risposta è affermativa al momento. Certo, dobbiamo ancora assistere a tutto lo sviluppo della trama, che non presenta semplici risoluzioni, né che si vada verso una chiusura tragica, né che si proceda verso una consolatoria, però questo primo assaggio di seconda stagione ci fa riimmergere nell’angoscia e nell’ansia che avevamo provato lo scorso anno, cercando allo stesso tempo di cambiare le carte in tavola e di costruire una traiettoria nuova.

the handmaid's tale 201L’immersione è totale, da subito scendiamo negli inferi di Gilead, con scene confuse e strazianti, veniamo trascinati insieme alle ancelle tra cacofonie di suoni e luci in un inferno di impiccagioni di massa che ricordano le esecuzioni di regimi centroamericani o orientali. La forza della scena è tale che, pur immaginando un esito abbastanza palese, riusciamo a sentire addosso tutta la brutalità.

E il tutto continua in una discesa infinita in un inferno dantesco, sia prima che dopo che si venga a sapere della gravidanza di Offred, con punizioni di gruppo e individuali, torture psicologiche e aberrazioni dell’animo umano, una sequenza insopportabile e magnetica, un peso che ci trascina a fondo con la protagonista. E poi il cambio di rotta.

the handmaid's tale 201Qui sta la rottura con la prima stagione, sempre che si decida di proseguire in quella direzione, con The Handmaid’s Tale nulla è scontato: la speranza si fa concreta, potremmo uscire da questa spirale di dolore e sofferenza con un cambio di scenario. Una rottura marcata dai gesti che Offred fa su se stessa e su quanto è stata prima di allora, dai meno dolorosi di bruciare i vestiti e tagliarsi i capelli, a quello più dolorosi di tagliarsi una parte d’orecchio. Perché il dolore non è nulla a confronto di quello che si vuole cancellare e si vuole cancellare Offred, per far risorgere dalle sue ceneri June, il cui nome, la cui importanza di avere il proprio nome, è stata simbolicamente sottolineata per tutto l’episodio.

Devo sottolineare quanto siano stati anche interessanti i flashback relativi agli ultimi tempi prima della nascita di Gilead, non solo al livello simbolico di cui parlavamo prima, ma anche per il fatto che a mio giudizio sono forse maggiormente inquietanti di tutto il resto, per la veridicità con cui si adattano ai nostri tempi. Ne voglio vedere di più, ma solo sullo schermo.

The Handmaid's Tale - episodio 2.01

Valutazione globale - 8

8

Scommessa vinta di nuovo

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The Handmaid’s Tale – episodio 2.01: un giudizio in sintesi

the handmaid's tale 201Il ritorno di The Handmaid’s Tale riesce a dissipare gli eventuali dubbi che potevano esserci sull’efficacia della nuova stagione, dopo una prima annata così incredibile e per il dover uscire dal seminato in questo nuovo capitolo.

La risposta dello show si divide in due parti, nella prima in una ancora maggiore discesa negli inferi di Gilead, nella seconda nell’apertura di un possibile capitolo nuovo e differente, una traiettoria che si possa allontanare da quanto visto nella prima stagione.

E fa il tutto mantenendo uno stile di regia cupo e diretto, brutale e senza filtri, con la solita interpretazione magistrale di Elisabeth Moss e la compartecipazione di una delle migliori caratteriste della TV americana, Ann Dowd.

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About Andrea Sartor

Cresciuto a pane (ok, anche qualche merendina tipo girella o tegolino... you know what I mean... ) e telefilm stupidi degli anni 80 e 90, il mondo gli cambia con Milch, Weiner, Gilligan, Moffat, Sorkin, Simon e Winter. Ha pianto davanti agli uffici dell'HBO. Sogno nel cassetto: pilotare un Viper biposto con Kara Starbuck Thrace e uscire con Number Six (una a caso, naturalmente). Nutre un profondo rispetto per i ragazzi e le ragazze che lavorano duramente per preparare gli impagabili sottotitoli. Grazie ragazzi, siete splendidi

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