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Seven Seconds: la recensione del pilot della serie Netflix con Regina King

Seven Seconds era una dei titoli più attesi di Netflix. Si presenta come una serie antologica in cui in ogni stagione verrà trattato un caso diverso con personaggi differenti. La creatrice, Veena Sud, è la stessa di The Killing.

Seven Seconds: sinossi

In un New Jersey ricoperto dalla neve un poliziotto, in un attimo di distrazione, investe con la macchina un ragazzo di colore.

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Preso dal panico chiama i suoi colleghi della narcotici che, per evitare di creare un caso mediatico, decidono di insabbiare la questione. Dal momento in cui il ragazzo viene ritrovato si iniziano a dipanare diverse storie che si intersecano: quelle della sua famiglia, quella del poliziotto che lo ha investito e del suo senso di colpa, quella dell’avvocatessa dell’ufficio del procuratore che, tormentata da problemi personali, si trova coinvolta in un caso che doveva essere all’apparenza semplice e quella del detective Rinaldi che, nuovo nel dipartimento, deve indagare sui fatti.

Seven Seconds, pilot: le nostre impressioni

Dopo la visione di questo pilot possiamo sicuramente dire che non è facile da valutare perché ci troviamo di fronte ad un episodio fortemente introduttivo. Nei primi sessanta minuti di Seven Seconds assistiamo alla presentazione di tutti gli attori in gioco e di quelli che sono i loro rapporti iniziali. I personaggi sono credibili e hanno tutte le caratteristiche per diventare uno dei punti di forza della serie se fatti interagire in maniera coerente.

Poco spazio ha trovato, invece, tutto l’approfondimento ideologico e sui temi di attualità che erano immaginabili, ma ci aspettiamo sicuramente che nei prossimi episodi ciò che viene solo accennato diventi parte importante della storia come il dibattito mediatico sul razzismo, ma anche, probabilmente, il ruolo della polizia nelle tensioni razziali, l’omertà fra colleghi poliziotti. Da valutare come e quanto in profondità si è deciso di trattarli.

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Da un punto di vista realizzativo sembra veramente un buon prodotto. La fotografia poco satura e tendente ai toni freddi ricorda molto da vicino The Killing e fa da sfondo ideale alla vicenda.

Il cast sembra ben assortito e la presenza di Regina King nel ruolo della madre di Brenton Butler, il ragazzo investito dal poliziotto che da inizio a tutta la vicenda, assicura di per sé una qualità recitativa superiore alla media.

Da notare anche che questo primo episodio è stato diretto da quel Gavin O’ Connor che ci aveva convinto nel film The Accountant, uscito al cinema lo scorso anno.

Seven Seconds: il pilot

Valutazione globale - 6.5

6.5

Discreto inizio ma da valutare alla distanza

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Seven Seconds, pilot: un giudizio in sintesi

Condivide lo stesso impatto visivo e lo stile narrativo con The Killing, ma la storia è interessante e si prospetta un seguito che può regalare soddisfazioni se la serie riesce a non cadere nel prevedibile.

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Il pilot apre molti punti di vista, plot e sub-plot senza approfondire molto ma facendo intuire quali possano essere i temi dei prossimi episodi. Da un punto di vista realizzativo, da quanto visto in questo pilot, questa prima stagione di Seven Second si prospetta molto curata, avendo proposto un primo episodio veramente ben realizzato.

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About Mirko Ballone

Classe 1986, mi interesso a tutto quanto ruoti intorno alla comunicazione ed al raccontar storie. Mi appassiono giovanissimo alla fotografia e da lì alla settima arte il passo è breve. Rimango folgorato da Hitchcock, Kubrick, la Nuovelle Vague e dai grandi del cinema italiano; da allora non riesco più a fare a meno di sognare davanti ad un grande schermo. I viaggi, il cinema, le serie tv, i buoni libri e la buona tavola occupano la maggior parte della mia giornata, nei ritagli di tempo cerco di vivere.

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