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Una scena di See You Yesterday

See You Yesterday: recensione del film Netflix prodotto da Spike Lee

La recensione del film Netflix See You Yesterday, prodotto da Spike Lee e disponibile nel catalogo da venerdì 17 maggio.

See You Yesterday: la sinossi

Una scena di See You Yesterday

New York City. Giugno 2019. Claudette “CJ” Walker (Eden Duncan-Smith) e Sebastian J. Thomas (Dante Crichlow) sono due geniali liceali afroamericani, capaci di mettere a punto degli speciali zaini hi-tech con i quali poter fare dei salti temporali. Dopo un primo momento di stupore e ingenuità con questa scoperta straordinaria, i due dovranno ben presto fare i conti con le potenzialità e le implicazioni morali della loro invenzione. Calvin, il fratello di CJ (Astro), viene infatti viene ucciso durante un controllo per un ennesimo caso di eccesso di “zelo” da parte delle forze di polizia. L’unico modo di cambiare il corso degli eventi per CJ e Sebastian sarà naturalmente tornare indietro nel tempo per impedire l’incontro tra Calvin e gli agenti, ma invertire il destino si rivelerà un’impresa tutt’altro che semplice.

See You Yesterday: le nostre impressioni

Steffon Bristolesordisce nel lungometraggio espandendo un proprio cortometraggio dotato degli stessi protagonisti e beneficiando della presenza in produzione di Spike Lee. L’influenza del cinema di protesta di quest’ultimo arriva forte e chiara, creando qui una miscellanea di genere con la branca sci-fi dei viaggi temporali. Il risultato è appunto Ritorno al Futuro(citato con un cameo di prim’ordine, oltre a vari omaggi disseminati per tutto il film) e un film impegnato per l’antirazzismo nella scia del movimento BlackLivesMatter.

Ambientazione nei radiosi sobborghi del Queens, gli abiti sgargianti e la street credibility dei personaggi, richiamano direttamente i primi film di Spike Lee, costituendo quello è forse l’aspetto più originale di questa operazione, ossia la confezione. La sceneggiatura riesce a far combaciare le due tematiche principali, rendendo funzionale il time travelal dramma sociale.

Quello che manca, tuttavia, è un’adeguata presentazione della tecnologia a disposizione dei protagonisti, veramente troppo sofisticata e implausibile anche per la finzione cinematografica. Una volta richiesto questo sforzo allo spettatore, See You Yesterday procede seguendo i passi canonici del genere: un primo stupore per la scoperta scientifica seguito dal confronto con le conseguenze imprevedibili della stessa sulle vite dei protagonisti. I due protagonisti legano bene insieme, esprimendo dinamiche realistiche di un’amicizia uomo-donna casta e senza implicazioni sentimentali; nelle scene di maggior carico emotivo la giovane Eden Duncan-Smith non riesce però a restituire il senso della disperazione che sarebbe quanto mai verosimile, mantenendo un controllo forse eccessivo e meccanico. Non è banale poi la prova del rapper Astro, in un ruolo intenso e commovente impreziosito da un maturo lavoro di sottrazione.

Inoltre, nonostante siano presentati come ragazzi decisamente svegli, non è coerente l’atteggiamento che adottano nel loro primo salto temporale, compiendo scelte scellerate nonostante siano loro stessi a sottolineare l’importanza di non incidere sul continuum spazio-temporale. 

Molto didascalici gli unici personaggi bianchi del film, ossia i due poliziotti responsabili dell’incidente scatenante della trama.

See You Yesterday

Valutazione globale - 6

6

Un film dignitoso che non aggiunge nulla ai racconti di viaggi temporali, ma che trova una nuova chiave per presentare il tema dell’antirazzismo

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See You Yesterday: giudizio in sintesi

Una scena di See You Yesterday

Nonostante la tanta carne al fuoco, Bristol realizza un’opera sci-fi low budget dignitosa ma che non riesce ad aggiungere nulla di nuovo al genere salvo la commistione con un cinema più impegnato. Il film non riesce mai a trovare quell’intensità o quella forza narrativa da elevarlo come opera autonoma e non come un episodio speciale di Black MirrorsupervisionatoSpike Lee. Il tentativo di raccontare in chiave di genere fantascientifico un argomento così caldo e dibattuto è assolutamente lodevole, come anche il tentativo di serializzare l’operazione grazie ad un finale assolutamente aperto.

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About Giulio Mantia

Sono un immoderato consumatore di film improvvisatosi recensore amatoriale. Cerco di scrivere di cinema nei limiti delle mie conoscenze ed evitando di farla fuori dal vaso. Accetto volentieri critiche, osservazioni e confutazioni. Il mio film preferito è senza dubbio Dal Tramonto all'Alba di Rodriguez/Tarantino, un'allegra miscela di delirio e badassment che riesce sempre a rallegrarmi.

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