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Kristen Stewart in Personal Shopper

Personal Shopper: scheda, trailer e recensione

  • scheda e trailer
  • recensione 

DATA USCITA: 13 aprile 2017
GENERE: Thriller
REGIA: Oliver Assayas
ATTORI: Kristen Stewart, Lars Eidinger, Sigrid Bouaziz, Nora Von Waldstatten, Anders Danielsen Lie, Ty Olwin, David Bowles
NAZIONALITÁ: Francia
DURATA: 105′
DISTRIBUITO DA: Academy Two

Trama: Maureen è una giovane donna americana che vive a Parigi e lavora come personal shopper. Ha l’incarico di scegliere i vestiti ideali, con un budget stratosferico a disposizione, per una star esigente di nome Kyra. Maureen ha anche il dono di comunicare con gli spiriti. Cerca un contatto con l’aldilà per poter salutare definitivamente il fratello gemello Lewis, recentemente scomparso e per riappacificarsi con la sua perdita. Inizierà a ricevere ambigui messaggi inviati da un mittente sconosciuto. Entrerà in contatto con una presenza spettrale ma non è sicura che si tratti di Lewis.

Personal Shopper, alla sua prima proiezione al Festiva di Cannes, è stato un film che ha diviso fortemente la critica tanto da ricevere simultaneamente svariati minuti di fischi ed altrettanti applausi culminati con la vittoria del Prix de la mise en scène che viene assegnato per la migliore regia

La trama di Personal ShopperKristen Stewart in Personal Shopper

Maureen è una ragazza americana con poteri di medium che si è trasferita a Parigi per ricercare lo spirito del gemello scomparso poco tempo addietro ed assicurarsi che il suo trapasso sia andato bene. Di lavoro fa la Personal Shopper, gira boutique ed atelier di grandi firme per acquistare abiti per una donna molto famosa e ben introdotta nel mondo della moda. Riuscirà ad entrare in contatto con una presenza spettrale ma non sarà sicura che si tratti di suo fratello ed intanto inizierà a ricevere strani messaggi sul cellulare.

Personal Shopper è un film che destruttura i generi e li riassembla seguendo una logica propria e Kristen Stewart fa da guida in una storia che parla di fantasmi, di omicidi e di identità. Siamo di fronte ad un film che ha il vantaggio di rappresentare l’oggi in modo molto accurato, come un mondo sempre più global in cui la presenza dei social media è naturale ed onnipresente, un mondo in cui il concetto stesso d’identità è labile e le persone a cui ci ispiriamo sono sole ed iperimpegnate, quasi presenze spiritiche che ogni tanto appaiono nella nostra vita.

Personal Shopper fra luci ed ombre

L’abilità di Assayas è indiscutibile, riesce a creare tensione mostrando una conversazione sul cellulare che dura minuti e a creare sensualità non mostrando molto di una carismatica Kristen Stewart. Purtroppo c’è anche qualcosa che non funziona. L’intento del film è quello di accennare più che di raccontare, ma così facendo resta tutto in superficie, non è un film di genere sugli spiriti, né un film su un omicidio e nemmeno un film sull’identità di una ragazza che desidera esserKristen Stewart in Personal Shoppere ciò che gli è proibito, un’altra persona, che ammira ed odia allo stesso tempo. O meglio, Personal Shopper è tutto questo insieme e proprio per questo lascia sempre un senso d’insoddisfazione, di incompiuto, di un grande potenziale non sviluppato a pieno. Il finale è poi un po’ prolisso ed allo stesso tempo tanto superficiale da rasentare la banalità.

In conclusione è doveroso spendere due parole su Kristen Stewart che, dopo il successo ottenuto nella saga di Twilight, sta sempre più virando sul cinema autoriale con la seconda collaborazione con Assayas, oltre a quelle con Woody Allen e Ang Lee. Nonostante non sia perfetta tecnicamente, con la sua inespressività carismatica riesce a regger bene la scena e ad essere credibile nel ruolo di una ragazza spaventata e complessa, inquieta e determinata.

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Personal Shopper

Valutazione globale

Incompiuto

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About Mirko Ballone

Classe 1986, mi interesso a tutto quanto ruoti intorno alla comunicazione ed al raccontar storie. Mi appassiono giovanissimo alla fotografia e da lì alla settima arte il passo è breve. Rimango folgorato da Hitchcock, Kubrick, la Nuovelle Vague e dai grandi del cinema italiano; da allora non riesco più a fare a meno di sognare davanti ad un grande schermo. I viaggi, il cinema, le serie tv, i buoni libri e la buona tavola occupano la maggior parte della mia giornata, nei ritagli di tempo cerco di vivere.

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