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Overlord

Overlord: la recensione del film del semiesordiente Julius Avery

Prodotto dalla casa di produzione di J.J. Abrams, Overlord è il film del semiesordiente regista Julius Avery.

Overlord: sinossi

OverlordNormandia, giugno 1944. Lo sbarco alleato sulle coste francesi controllate dall’Asse è ormai alle porte ma mancano ancora dei preparativi, come portare a termine la distruzione di una stazione radio tedesca di importanza strategica per non far intercettare le comunicazioni delle truppe angloamericane. Della missione viene incaricato un plotone americano aviotrasportato, che comprende il delicato soldato Boyce (Jovan Adepo), l’efficiente caporale Ford (Wyatt Russell) e il cinico italo-americano Tibbet (John Magaro). Il gruppo, una volta arrivato nel villaggio nei pressi della stazione, viene però a conoscenza di un’ulteriore attività dei nazisti guidati dal crudele maggiore Wafner (Pilou Asbæk) ben più preoccupante e fantascientifica, che eleverà la missione ad una vera e propria lotta per la sopravvivenza del genere umano.

Overlord: le nostre impressioni

La Bad Robot, la celebre casa di produzione di J.J. Abrams, mette nelle mani del giovane e semiesordiente Julius Avery (che ha all’attivo dei corti pluripremiati e il film Son of a Gun con Ewan McGregor) questo progetto davvero insolito, ossia un horrorwar movie debitore di esperienze legate ai videogame come la celebre modalità arcade nazizombie di Call of Duty e le cupe atmosfere da distopia nazistoide della longeve serie di Wolfenstein.

OverlordInoltre non si contano i riferimenti ad altre opere cinematografiche, prima tra tutte Salvate il Soldato Ryan di Steven Spielberg (evidente l’analogia dell’incipit) oltre che del dimenticato e dimenticabile fantasy-horror La Fortezza di Michael Mann. Il soggetto e la sceneggiatura dell’esperto Billy Ray (Captain Phillips, Hunger Games) infatti fa tesoro di questi diversi immaginari per costruire un racconto divertente e sgangherato che gioca con i cliché più classici dei film di guerra, presentando i nazisti come cattivi proporzionalmente a quanto sono fessi e gli americani come impavidi e senza macchia. A testimonianza di ciò è emblematico il ruolo del rude caporale Ford di Wyatt Russell (22 Jump Street), che reincarna in maniera elegante il leggendario MacReady del padre Kurt ne La Cosa di John Carpenter.

La modernità del racconto è data dal protagonista black, elemento innovativo in un film sulla Seconda Guerra Mondiale, interpretato dal bravo Jovan Adepo (visto in Barriere con Denzel Washington), che conferisce intelligenza e umanità al suo personaggio alle prese con allucinanti forze paranormali. C’è spazio anche per un discreto personaggio femminile, ossia Chloe (Mathilde Ollivier), una giovane del villaggio che incarna a sua volta lo stereotipo della prode eroina della Resistenza improvvisandosi come micidiale oppositrice dei tedeschi.

OverlordUna nota a parte la merita la convincente interpretazione di Pilou Asbæk (Il Trono di Spade, Ghost in the Shell), seppur sebbene ai limiti della caricatura, in un ruolo muscolare che richiama con forza i villain dei fumetti di supereroi, in primis il Teschio Rosso, l’acerrimo nemico di Capitan America. Il risultato di tanti frammenti di altre opere rende Overlord un grande puzzle di citazioni e rimandi, che riesce però a rendersi godibile e fresco nonostante anche la sfacciataggine con cui faccia uso dei più triti cliché del cinema di guerra.

Overlord

valutazione globale - 6

6

Divertente e delirante puzzle citazionista

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Overlord: giudizio in sintesi

OverlordOverlord è l’ennesimo atto di amore per il cinema di genere regalatoci da Abrams con la Bad Robot, sebbene questa volta il risultato sia sì sufficiente ma decisamente troppo derivativo per potersi ritagliare uno spazio nella memoria del pubblico.

Il principale merito del film resta in ogni caso l’aver permesso di mettere in mostra il talento di tanti giovani interpreti (tra i quali l’emergente John Magaro, nella parte del beffardo soldato di palese sangue italico), oltre che per impreziosire la carriera del giovane Julius Avery che dimostra di essere a suo agio con sequenze d’azione e atmosfere horror.

Se siete alla ricerca di un prodotto divertente e confezionato con passione da degli assoluti appassionati del cinema di guerra e non solo, Overlord fa sicuramente al caso vostro per passare un’ora e mezza in modo spensierato.

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About Giulio Mantia

Sono un immoderato consumatore di film improvvisatosi recensore amatoriale. Cerco di scrivere di cinema nei limiti delle mie conoscenze ed evitando di farla fuori dal vaso. Accetto volentieri critiche, osservazioni e confutazioni. Il mio film preferito è senza dubbio Dal Tramonto all'Alba di Rodriguez/Tarantino, un'allegra miscela di delirio e badassment che riesce sempre a rallegrarmi.

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