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Mia e il leone bianco

Mia e il leone bianco: la recensione del nuovo family movie di Gilles de Maistre

Diretto da Gilles de Maistre e interpretato da Daniah De Villiers, Mélanie Laurent, Langley Kirkwood, Ryan Mac Lennan e Lionel Newton, Mia e il leone bianco è uscito nelle sale italiane giovedì 17 gennaio, distribuito da Eagle Pictures.

Mia e il leone bianco: la sinossi

Mia e il leone bianco

Obbligata a lasciare Londra e i suoi amici per seguire il lavoro dei genitori, possessori di un allevamento di felini in Sudafrica, Mia (Daniah De Villiers) si sente triste e incompresa. Malgrado un primo periodo di insofferenza, la piccola protagonista della vicenda riesce a trovare conforto in Charlie, un cucciolo di leone bianco con il quale stringe un’amicizia davvero speciale. Purtroppo, però, man a mano che il leoncino crescerà, anche le preoccupazioni e i rischi legati al suo istinto animale aumenteranno e, così, la loro separazione sembrerà diventare inevitabile. Inoltre, le cose si faranno ancora più complicate quando Mia, fiancheggiata dal fratello Mick, scoprirà un terribile segreto sull’allevamento del padre, che la porterà a intraprendere con Charlie un viaggio temerario verso la riserva naturale di Timbavati.

Mia e il leone bianco: le nostre impressioni

Mia e il leone bianco

È nella splendida cornice delle distese sudafricane che Gilles de Maitres ambienta l’avventura di Mia e il leone bianco. Fedeli ai colori e alle luci dell’Africa, le immagini restituiscono questa parte del mondo in tutta la sua bellezza e maestosità: grazie alle dinamiche e generose inquadrature dei suoi paesaggi mozzafiato, il regista francese e la sua équipe invitano gli spettatori in una dimensione a stretto contatto con la natura dove, come in un gioco, umani e animali interagiscono in perfetta armonia e complicità. Così, in questa realtà autentica e incontaminata, Mia (interpretata da una brillante e promettente Daniah De Villiers) stringe amicizia con un leoncino bianco di nome Charlie: descritto e ripreso minuziosamente nel corso della produzione, il loro rapporto rappresenta il vero perno della storia, trasformandosi nell’espediente narrativo atto a denunciare il contrabbando degli animali in Africa.

Nonostante la grave importanza del tema, la struttura narrativa di Mia e il leone bianco appare molto semplice, del tutto priva di colpi di scena o di risvolti particolarmente ostici: la trama rimane sempre a portata di bambino e senza dilungarsi neanche laddove tratta più nello specifico della vendita di animali e del bracconaggio turistico. Veicolato piacevolmente, è il messaggio della pellicola a rivelarsi essenziale, anche e soprattutto agli occhi dei più piccoli – lo stesso messaggio che farà perdonare, ai più grandi, alcune leggerezze nella scrittura dei personaggi (Brendon Auret interpreta un villain alquanto scontato) e alcuni azzardi nella narrazione (il colpo di cerbottana che Mia spara a suo padre John è un po’ troppo, così come il suo viaggio in camion verso Timbavati).

Per quanto riguarda il ritmo, questo segue con linearità l’andamento della vicenda, risultando forse un po’ troppo veloce nella prima parte – quella dedicata all’arrivo di Charlie in famiglia, per intenderci – rispetto agli sviluppi che seguono.

Mia e il leone bianco

Tralasciando queste piccole osservazioni, Mia e il leone bianco colpisce e va apprezzato soprattutto per il suo realismo: non vi sono effetti digitali che regolano le interazioni tra attori e animali, e tutto quello che avviene tra Daniah De Villiers e Thor (vero nome del leoncino bianco) è il frutto dei tre anni di lavorazione del film, quasi come se ci trovassimo di fronte a un documentario. Tutto questo contribuisce chiaramente ad impreziosire un racconto già di per sé magico, una favola dei nostri giorni in cui riscoprire, con spontanea tenerezza, il rispetto per il mondo animale e naturale.

Mia e il leone bianco

Valutazione globale - 6.5

6.5

Un family movie che racconta con fedele realismo l'amicizia tra una ragazzina e un leone

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Mia e il leone bianco: un giudizio in sintesi

Mia e il leone bianco

Con Mia e il leone bianco, Gilles de Maitres propone un film d’avventura per famiglie molto piacevole che, pur essendo destinato in primis ad un pubblico di bambini, non rinuncia ad affrontare con le giuste dosi di delicatezza e decisione un tema urgente come quello del bracconaggio in Africa. Ambientata in una natura sconfinata e mozzafiato, la pellicola si fa portavoce di una sentita denuncia sociale che, grazie all’incredibile rappresentazione dell’amicizia tra Mia e il leoncino Charlie, diventa quindi fruibile anche per i più piccoli. Senza troppe pretese, Mia e il leone bianco racconta una storia sincera e toccante, capace di coinvolgere gli spettatori di tutte le età.

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Mia e il leone bianco

Valutazione globale - 6.5

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Un family movie che racconta con fedele realismo l'amicizia tra una ragazzina e un leone

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About Alice Tonasso

One comment

  1. Ho l’impressione che molti non hanno chiaro che non si tratta solo di una storia sentimentale fra un leone e una bambina .Questo film è stato fatto col proposoito di raccontare al mondo la realtà di 10.000 leoni carcerati in attesa di essere uccisi nell’indifferenza generale da molti anni.E stato fatto in chiave sentimentale e non brutale,suppongo per attirare il grosso pubblico , perché è l’unico modo possibile .Kevin Richardson non avrebbe messo il suo impegno e il suo tempo per una banale storia d’amore

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