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Kiernan Shipka Le terrificanti avventure di Sabrina

Le terrificanti avventure di Sabrina: la recensione della serie targata Netflix

Venerdì 26 ottobre, in pieno clima pre-Halloween, è approdata su Netflix Le terrificanti avventure di Sabrinaun ciclo di 10 episodi che si configura come reboot della serie tutt’altro che chilling (come vengono definite le vicende della giovane strega nel titolo originale), risalente a ormai qualche anno fa. Basata sugli omonimi fumetti della Archie Comics, storia gemella a quella di Riverdale, Le terrificanti avventure di Sabrina è stata ideata dalla stessa mente, ovvero quella di Roberto Aguirre-Sacasa, di cui si riconosce la firma nelle atmosfere a tratti lugubri e nella scelta cromatica peculiare, oltre ai forti colpi di scena. Serie che ha saputo giostrare con saggezza il materiale a disposizione e unendolo a contenuti nuovi e inquietanti, Le terrificanti avventure di Sabrina è una serie piacevole, che funziona e che si lascia guardare volentieri.

Le terrificanti avventure di Sabrina: la trama

Kiernan Shipka è Sabrina Sabrina Spellman (Kiernan Shipka) è unica nel suo genere: figlia di un Sommo Sacerdote della Chiesa della Notte e di una mortale, ha in sé la doppia natura di strega e umana. Cresciuta nella città di Greendale dalle amorevoli zie Zelda (Miranda Otto) e Hilda (Lucy Davis) e dal cugino Ambrose (Chance Perdomo), Sabrina sta per affrontare allo scoccare del suo 16esimo compleanno l’Oscuro Battesimo, occasione in cui dovrà abbandonare la sua vita umana. Sabrina è difatti cresciuta insieme agli umani, tra le amiche di sempre Roz e Susie e al fianco del fidanzato Harvey (Ross Lynch). Una serie di oscuri avvenimenti portano la giovane mezza strega a mettersi alla prova e prendere, infine, una decisione.

Le terrificanti avventure di Sabrina: le nostre impressioni

Le terrificanti avventure di Sabrina è una serie che unisce più aspetti in modo mirato: un po’ teen drama, un po’ coming-of-age, un po’ horror, gratuitamente e inquietantemente horror. Del materiale risalente alla serie anni Novanta, Le terrificanti avventure di Sabrina coglie solo lo scheletro: anche qui abbiamo come protagonista una giovane ragazza alle prese con tutti i problemi tipici dell’adolescenza, uniti ad un temperamento piuttosto ribelle, due zie amorevoli che adorano la nipote, e un gatto, Salem, solo che qui è privo della sagacia che lo caratterizzata nell’originale ed è un famiglio, un goblin pronto a difendere in ogni modo la strega o il mago a cui si affida.

SabrinaL’indole ribelle di Sabrina tende in questo oscuro reboot a creare scompiglio nell’equilibrio tra mondo mortale e mondo sovrannaturale, mettendo in moto forze terribili pronte a tutto per ottenere ciò che vogliono, come ad esempio una rarissima mezza strega mezza mortale. Sabrina davvero riesce a scatenare forze terribili, ma pur sempre a fin di bene, per aiutare i suoi cari umani, in primis il giovane Harvey, il cui amore è incondizionato ma messo a dura prova dalla rivelazione di Sabrina di essere una strega. Per lui lei fa di tutto, fino a praticare un rischioso rito di negromanzia, atto che la spingerà al limite nel suo continuo ed estenuante tentativo di trovare un compromesso fra la sua doppia natura.

Tuttavia, se lo scontro fra un mondo fatto di notte e di luce è centrale nella narrazione di Le terrificanti avventure di Sabrina, le location sono principalmente dark, molto creepy, seguendo quell’estetica che si ritrova come fil rouge anche in Riverdale. Colori spettrali, la nebbia pressoché sempre presente, i boschi infiniti e ricchi di miti e leggende, le miniere infernali, inquadrature ampie seguite da close up rendono l’ambientazione sia un ottimo sottofondo alla narrazione sia un protagonista di per sé, così simile e unito ai protagonisti da assumere caratteristiche quasi antropomorfe.

Grande merito in questo Le terrificanti avventure di Sabrina va dato alla rappresentazione dei personaggi, tra cui spiccano senza ombra di dubbio gli adulti. Certo, Kiernan Shipka sembra davvero nata per interpretare Sabrina, con quel visino dolce e il naso all’insù e il caschetto biondo, incorniciato da un cerchietto nero e il cappottino rosso. Ma la caratterizzazione data alle zie è di gran lunga superiore. Zelda e Hilda, rappresentate come antitetiche ma accomunate dall’infinito amore per la nipote Sabrina, sono due donne che nella loro antinomia hanno espresso al meglio quel sentimento di protezione e forza che serviva in un contesto dove gli adolescenti (magici o meno) sembrano avere rilievo. Le vicende legate ad esse sono spesso risultate più intriganti di quelle legate all’universo umano tanto amato da Sabrina, e hanno mosso più l’empatia dello spettatore, con i loro continui scontri e l’amore che le lega, ricordando, forse, a chiunque abbia un fratello e una sorella quanto può essere difficile avere un rapporto fraterno.

Kiernan ShipkaMa ora torniamo alla protagonista, Sabrina Spellman. In Le terrificanti avventure di Sabrina la giovane mezzosangue, come viene spesso definita dai suoi colleghi studenti presso l’Accademia magica che frequenta, ha mostrato in più occasioni la sua natura ambivalente: dal profondo affetto che prova per i suoi amici umani, sentimento puro e candido, Sabrina passa alle più nefande azioni, usando come giustificazione il volerli aiutare. Ma la facilità con cui cede a questi riti oscuri danno da pensare: che la sua scelta di unirsi al mondo immortale sia stata proprio lì, davanti ai nostri occhi per tutto il tempo della narrazione? Ma c’è un altro dubbio che sorge spontaneo: nella prima versione di Sabrina Vita da Strega, il legame con l’umano Harvey è così forte da far accantonare senza ogni sorta di dubbio la natura magica a Sabrina, mentre in Le terrificanti avventure di Sabrina sembra fin troppo cedevole. Che sia dovuto ad una scelta degli sceneggiatori? O forse ad una mancata alchimia tra i due interpreti? Insomma, questo amore tormentato convince il giusto, e questa storyline viene appunto oscurata dalle altre, molto più accattivanti.

Le terrificanti avventure di Sabrina: un giudizio in sintesi

Kiernan Shipka in Le terrificanti avventure di SabrinaLe terrificanti avventure di Sabrina è un prodotto che genuinamente racconta i dubbi interiori di una giovane adolescente, resi ancor più risonanti dalla sua doppia natura di umana e di strega. I riti di passaggio della crescita sono qui rappresentati intervallati da momenti horror, che fanno balzare sulla sedia. L’ambientazione vincente, fatta di colori tetri e inquadrature interessanti e una caratterizzazione che funziona rende Le terrificanti avventure di Sabrina un prodotto che ci sentiamo di consigliare, nonostante la durata molto lunga di ogni episodio (un’ora circa) possa spaventare.

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About Ilaria Coppini

25, ormai laureata in Letterature e Filologie Euroamericane, titolo conseguito solo per guardare film e serie TV in lingua originale (sulle battute ci sto ancora lavorando). Almeno un'ora al giorno per vedere un episodio la trovo sempre, e Netflix è ormai il mio migliore amico. Datemi del cibo e una connessione veloce e scatenerete la binge-watcher che è in me.

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