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Il tuttofare

Il tuttofare – la recensione del film di Valerio Attanasio con Sergio Castellitto

Nato dalla collaborazione di Wildside, Vision Distribution e Sky Italia, Il tuttofare, film d’esordio alla regia di Valerio Attanasio (co-sceneggiatore di Smetto quando voglio), è uscito nelle sale italiane il 19 aprile e vede tra le prime file del suo cast Sergio Castellitto, Guglielmo Poggi, Elena Sofia Ricci, Maria Clara Alonso e Tonino Taiuti.

Il tuttofare: la sinossi

il tuttofare2Il tuttofare racconta le fatiche del giovane Antonio Bonocore (Guglielmo Poggi), praticante legale impiegato – o, meglio, sfruttato – come assistente in uno degli studi legali più rinomati d’Italia. Ai piani alti dello studio, troviamo l’illustre professore nonché avvocato penalista Toti Bellastella (Sergio Castellitto). Privato di qualsiasi forma di contratto e sottopagato a 300 euro mensili, Antonio è il factotum di Toti: per lui fa qualsiasi cosa, dal comprare la spesa all’improvvisarsi cuoco. Una volta appresi gli esiti dell’Esame di Stato, superato da Antonio con grande preparazione Toti decide di premiare il suo zelo proponendogli un contratto da 10.000 euro al mese e promettendogli il coinvolgimento nelle cause penali più rilevanti. Le cose, insomma, sembrano filare lisce come l’olio, fino a quando Toti non presenta ad Antonio una piccola, trascurabilissima clausola: in cambio del contratto, il ragazzo dovrà sposare Isabelle (Maria Clara Alonso), la sua amante argentina, che necessita di ottenere la cittadinanza italiana.

Il tuttofare: le nostre impressioni

Quella di Valerio Attanasio è una commedia che definire “tutta italiana” sarebbe riduttivo. Dal precariato dei giovani alle caste degli avvocati, dall’assenza di meritocrazia al diffuso problema delle raccomandazioni per arrivare – dulcis in fundo – agli immancabili classici della corruzione e della mafia, tanti sono i temi à l’italienne che il regista esordiente affronta nella sua pellicola.

il tuttofare3Eppure, nel suo gioco con i cliché nostrani più assodati, Attanasio riesce a concepire un intrigo scorrevole, dei dialoghi ironici ma, soprattutto, dei personaggi ben caratterizzati. Niente sembra essere lasciato al caso (neppure il piacevolissimo sottofondo jazz di Pivio e Aldo De Scalzi). Il duo Toti Bellastella-Antonio Bonocore funziona, così come i personaggi secondari che ruotano attorno ai due protagonisti (Titti Mandorlini, la moglie di Toti interpretata da Elena Sofia Ricci, il padre di Antonio interpretato da Tonino Taiuti e l’amante argentina Isabel). Toti è l’emblema del “magna magna”, un ciarlatano che con riprovevole astuzia riesce a manipolare in tutto e per tutto Antonio, il suo devoto e ingenuo praticante tuttofare. “Lei diventerà un ottimo avvocato”, questa la promessa di Toti al “ragazzo polivalente” che sentiamo ripetere più volte nel corso del film (in particolare dopo le sue prove ai fornelli!). Certo, Antonio si rende conto che quelli del suo mentore sono spesso e volentieri dei ricatti, ma ogni volta che tenta di far valere la sua integrità morale, Toti riesce a raggirarlo con i suoi sofismi rintronanti. Ma tra il dire e il fare, si sa… E, infatti, il divertimento de Il tuttofare risiede “giustappunto, per l’appunto” nel décalage tra l’ostentata prontezza oratoria del professor Toti e le sue azioni – pensiamo ad esempio quando, citando Aristotele, lo stimato avvocato rilascia delle mazzette ad Antonio.

il tuttofare4A proposito di Toti, dobbiamo riconoscere che la commedia di Attanasio deve molto alla straordinaria performance di Sergio Castellitto. Rispetto ad un acerbo Guglielmo Poggi, Castellitto riesce a trovare nell’enfatizzazione del suo personaggio il giusto equilibrio, senza risultare mai sopra le righe neppure in una parte così calcata. Carismatico e coinvolgente, l’attore romano rappresenta la “condicio sine qua non” (tanto per citare Toti) per Il tuttofare, che senza di lui perderebbe, forse, un po’ della sua brillantezza.

Il tuttofare

valutazione globale - 6.5

6.5

Una commedia tutta italiana che deve molto alla performance di Castellitto

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Il tuttofare: un giudizio in sintesi

il tuttofare5Debutto alla regia di Valerio Attanasio, Il tuttofare porta sul grande schermo alcune delle problematiche più radicate nel nostro Bel Paese, presentando dialoghi incalzanti e personaggi ben scritti. Vengono raccontate con ironica esasperazione le avventure di Antonio Bonocore (Guglielmo Poggi), giovane e ambizioso praticante legale che finisce a lavorare in uno degli studi più rinomati d’Italia per Toti Bellastella, celebre avvocato penalista nonché inguaribile mascalzone interpretato dal formidabile Sergio Castellitto. Una commedia paradossale e “in accelerazione” quella di Attanasio, che ci catapulta a ritmo di jazz nel mondo del precariato e del favoritismo.

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About Alice Tonasso

One comment

  1. Ma che dite? Il film è pieno di insulsi stereotipi, noioso e ripetitivo. Veramente una grande delusione.

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