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Breaker Upperers

Breaker Upperers – Le sfasciacoppie: la recensione della commedia Netflix neozelandese

Breaker Upperers – Le sfasciacoppie è una delle nuove proposte Netflix del mese di febbraio. Scritto, diretto e interpretato da Madeleine Sami e Jackie van Beek, la commedia è un esempio di umorismo secco ed efficace, che non presenta nessuna novità a livello narrativo ma che scorre facilmente in circa 80 minuti di prodotto. Insomma, senza infamia e senza lode.

Breaker Upperers – Le sfasciacoppie : la sinossi

Breaker Upperers

Jen (Jackie van Beek) e Mel (Madeleine Sami) sono due amiche disilluse e scettiche nei confronti dell’amore che gestiscono l’agenzia “Breaker Upperers”, che aiuta i partner insofferenti a terminare le loro relazioni con metodi poco ortodossi. In seguito al ritorno del loro vecchio amore Joe, che le tradiva rispettivamente l’una con l’altra, si riaprono alcune ferite nelle due, gettandole a loro modo in una crisi. Inoltre, Mel si ritrova ad essere attratta da un cliente, il diciassettenne Jordan (James Rolleston), che non sa come lasciare la fiera e temibile Sepa. In seguito ad un litigio riguardo alcune divergenze lavorative e personali, le due amiche si separano, e Jackie farà di tutto per riottenere la sua migliore amica.

Breaker Upperers – Le sfasciacoppie: le nostre impressioni

Breaker Upperers

Niente di nuovo viene presentato in questo Breaker Upperers – Le sfasciacoppie, niente di particolarmente innovativo: due donne deluse dall’amore si legano in un legame di mutuo supporto ed amicizia, diventando delle sfascie coppie a pagamento, trovando il coraggio di fare quello che il loro amato Joe non è riuscito a fare a suo tempo. Il rapporto tra le due “Breaker Upperers” è profondo, così tanto da far condividere loro la casa, il lavoro, i rapporti con gli altri, addirittura con le famiglie l’una dell’altra. I dialoghi fra le due sono spesso taglienti, carichi di quell’ironia pungente che porta al riso lo spettatore, in un susseguirsi piacevole di scene. In questo senso, anche nelle sequenze in cui Jen cerca di riacquistare la fiducia dell’amica, o in quelle alla centrale di polizia sono davvero efficaci. Più sotto tono le scene dai toni più “seri” ma comunque sviluppate in maniera corretta, da compito scolastico.

Le personalità delle protagoniste di Breaker Upperers – Le sfasciacoppie, sebbene amalgamate in un equilibrio riuscito, sono estremamente diverse e a loro modo ben eviscerate, ma danno l’idea di essere eccessivamente caricaturizzate. Jen, in seguito alla grandissima delusione amorosa, è diventata una donna cinica, fredda, determinata, che si nasconde dietro ad una maschera di donna di classe. Al contrario, Mel è l’esatto opposto: empatica, libertina, divertente, rilassata e coloratissima. Che le due possano avere personaltà diverse è plausibile, ma era necessaria una rappresentazione di esse così marcata, a discapito della credibilità generale?

Breaker Upperers

A non aiutare nel complesso Breaker Upperers – Le sfasciacoppie, inoltre, troviamo la fotografia, estremamente essenziale, e una sceneggiatura che non brilla; che sì, si colora di momenti interessanti ma senza eccedere. Peccato, poiché l’inizio promettente di Breaker Upperers – Le sfasciacoppie non conduce a un finale degno delle prime scene. E’ ulteriormente un peccato non vedere realizzato al meglio delle possibilità un duo come quello di Jen e Mel, due donne volitive a modo loro, dai toni accesi e decisamente poco pacati, cosa che si vede di solito in coppie al maschile.

Breaker Upperers - Le sfasciacoppie

Valutazione globale - 5.5

5.5

Buona partenza, finale deludente

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Breaker Upperers – Le sfasciacoppie : giudizio in sintesi

Breaker Upperers

Breaker Upperers – Le sfasciacoppie  parte come un prodotto convincente, che si colora di momenti che strappano una risata, ma che in fondo non trovano una conclusione degna. Una caratterizzazione forse eccessivamente marcata che sottolinea in maniera troppo forzata la diversità delle protagoniste e una sceneggiatura che non rimane impressa per momenti clou non da al film una conclusione degna.

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About Ilaria Coppini

25, ormai laureata in Letterature e Filologie Euroamericane, titolo conseguito solo per guardare film e serie TV in lingua originale (sulle battute ci sto ancora lavorando). Almeno un'ora al giorno per vedere un episodio la trovo sempre, e Netflix è ormai il mio migliore amico. Datemi del cibo e una connessione veloce e scatenerete la binge-watcher che è in me.

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