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L’ultimo film di Lars von Trier, The House That Jack Built è tornato a far discutere con la diffusione di sette poster molto disturbanti.
The House That Jack Built: un’accoglienza problematica
Le immagini dei teaser-poster del film raffigurano i personaggi principali del film legati e con i corpi contorti in pose strane. Chiunque abbia avuto problemi con la rappresentazione che il film fa della violenza sulle donne probabilmente non sarà sorpreso con il marketing della Zentropa.
The House That Jack Built è il primo film che von Trier ralizza dopo i due capitoli di Nymphomaniac. Matt Dillon recita il personaggio protagonista, un serial killer che guarda ai quattro omicidi compiuti che dimostrano il suo miglioramento nell’arte di uccidere persone. Le vittime di jack sono interpretate da Uma Thurman, Riley Keough, Sibhan Fallon Hogan e Sofie Grabol. Alle immagini di queste quattro donne, si aggiungono i poster anche di Matt Dillon, Bruno Ganz e dello stesso von Trier, raffigurati in posizioni analoghe. Impossibile non pensare alla controversie suscitate dai poster di Nymphomaniac.
The House That Jack Built è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes di quest’anno, dove la risposta del pubblico, come era prevedibile, è stata spaccata nel giudizio del film. Durante la proiezione pubblica molte sono state le persone ad essere uscite dalla sala e altrettante ad esprimere giudizi piuttosto negativi sul film.
Von Trier ha dunque risposto: “Mi ha molto rilasssato. È piuttosto importante non essere amati da tutti, perché altrimenti significa che hai fallito. Non sono sicuro che mi abbiano odiato abbastanza, tuttavia. Se avrà troppo successo, avrò un problema. Ma la ricezione sembra essere stata giusta”.
I sette teaser-poster di The House That Jack Built
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Fonte: IndieWire
