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Scarlett Johansson e Adam Driver
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A Venezia 76 va in scena la fine di un matrimonio nel nuovo film di Noah Baumbach

Alla settantaseiesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia è il giorno del nuovo film di Noah Baumbach, presentato in Concorso, intitolato Storia di un matrimonio (Marriage Story), con Scarlett Johansson e Adam Driver assoluti protagonisti.

Storia di un matrimonio: sinossi

Il matrimonio tra Nicole (Scarlett Johansson) e Charlie (Adam Driver) è giunto al capolinea e decidono di separarsi. I due provano a lasciarsi senza traumi, soprattutto per il bene del loro unico figlio. Ma il percorso che porterà i due dalla separazione al divorzio effettivo è tutto in salita.

Storia di un matrimonio: le nostre impressioni

Nicole e Charlie. Moglie e marito. Lui descrive lei come la moglie esemplare, professionale nel suo lavoro d’attrice e di madre. E’ una persona a cui piace giocare, è disponibile nel dialogo con gli altri ed è molto competitiva. Lei descrive lui come una persona determinata, che sa quel che vuole. Ama e protegge il figlio, con il quale si commuove andando al cinema. Ci sono tutti i presupposti per un matrimonio lungo e duraturo. Eppure, ad un certo punto, qualcosa si rompe tra i due. Inizia così una lunga fase che porterà Nicole e Charlie a fare i conti con la separazione, prima, e il divorzio, dopo.

Noah Baumbach arriva per la prima volta in Concorso alla Mostra di Venezia con un film dal sapore dolceamaro e struggente. Il regista più influente del cinema indie americano degli anni ’00 sceglie due attori del calibro della Johansson e Driver per raccontare gli stati d’animo che seguono la fine di una storia d’amore.

Scarlett Johansson e Adam Driver

Come successo in Frances Ha, una delle sue opere più mature, anche in Storia di un matrimonio Baumbach parla delle piccole grandi sfide che riserva la quotidianità. In questo caso la lente d’ingrandimento del regista segue, quasi giorno per giorno, la “vita del dopo”. I protagonisti del film cercano di concludere il loro rapporto nella maniera meno traumatica possibile. Ma un conto è dirlo e un contro è farlo. O quantomeno provarci. I due, effettivamente, ci provano, ma più passa il tempo e più viene a galla di tutto.

A lui, ad esempio, non va giù il fatto che lei si sia trasferita da New York, dove i due vivevano insieme, a Los Angeles, a casa della madre. Questo costringe Charlie a fare ogni settimana chilometri e chilometri per vedere il figlio, che non stando più a contatto ogni giorno col padre mal sopporta, almeno inizialmente, l’idea di trascorrere del tempo con lui.

Lei, invece, rinfaccia a lui l’idea di non aver perso tempo ed, appena separati, essersi buttato nel letto della sua collaboratrice (Charlie è un regista teatrale). Nonostante gli sforzi, la terapia di coppia, la consulenza di avvocati rampanti (straordinaria in questo ruolo Laura Dern), i due arrivano ad affrontare un dialogo dove dalla bocca di entrambi esce l’indicibile. Un vero e proprio match di pugilato dove sia Charlie che Nicole ne escono con le ossa rotte.

Nonostante la storia al centro del film provenga da un’esperienza vissuta realmente dal regista, Baumbach non parteggia per nessuno dei due attori al centro della scena, tenendosi sempre un passo indietro e permettendo ai protagonisti di portare avanti le loro ragioni.

Noah Baumbach si conferma ancora una volta un abile narratore della quotidianità. Un maestro nello scrivere sceneggiature potenti e ricche di humor, come di dramma, con un budget molto contenuto. E tanto di cappello nell’aver tirato fuori il meglio dai protagonisti di Storia di un matrimonio: Scarlett Johnasson e Adam Driver giganteggiano ad ogni inquadratura, prenotandosi già per un giro nella giostra dei premi che contano (forse a cominciare proprio da Venezia).

Storia di un matrimonio

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La fine di un matrimonio con due attori in stato di grazia

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Storia di un matrimonio: dichiarazioni e curiosità

In conferenza stampa il regista Noah Baumbach ha dichiarato che: “è quando una cosa non funziona più che lo riconosciamo per la prima volta. E’ come se ci ritrovassimo fuori dalla nostra casa e vedessimo per la prima volta come è fatta. Attraverso un divorzio osserviamo quello che è stato il nostro matrimonio. Aver avuto a disposizione questi due attori è stato un grande privilegio. Nel momento in cui tornavano nei loro camerini dovevo andare a passeggiare, perché facevo fatica ad uscire da quelle scene. Le riprese sono state lunghissime, è stato come vedere due atleti magnifici, in competizione perenne. E’ stata l’esperienza più appagante che abbia mai avuto. All’inizio quei dialoghi li avevo scritti per me. Il film inizia quando i due si sono già separati, forse capiscono che si separeranno ancor di più, ma Nicole è già sull’uscio di casa. E’ un film che ho scritto per inserire me in quello spazio da loro lasciato libero. Raccontare l’eccezionale del quotidiano. Nel farlo ho trovato una certa musicalità. Anche se si stanno sgretolando, c’è quell’amore che è esistito che è sempre presente. Queste erano le fondamenta per far nascere il film.

Il film sarà disponibile su Netflix dal 6 dicembre.

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About Daniele Marseglia

Ricordo come se fosse oggi la prima volta che misi piede in una sala cinematografica. Era il 1993, film: Jurrasic Park. Da quel momento non ne sono più uscito. Il cinema è la mia droga.

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