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Game of Thrones: perchè anche un fantasy può avere un timeline credibile

Il penultimo episodio della settima stagione di Game of Thrones ha certamente suscitato pareri contrastanti tra i fan: pare che si siano creati veri e propri schieramenti, non solo sulla base delle preferenze su chi dovesse vincere o perdere ma anche sulla possibilità di vedere nello stesso letto una zia e il suo nipote perduto nel tempo.

Nonostante la forte carica di emozioni che ha suscitato nei fan, molti di loro sono rimasti poco soddisfatti dell’episodio 7×06, Beyond the Wall, poiché lo hanno ritenuto troppo poco credibile. Un commento del genere, in uno show in cui troviamo riti magici, zombies, draghi e addirittura draghi-zombie può sembrare strano. Nonostante siano state sollevate molte critiche circa alcuni veri e propri ‘buchi’ nella trama o sull’inconsistenza di alcuni personaggi, l’elemento che più è stato criticato è senza ombra di dubbio il tempo.

L’episodio 7×06: il piano di salvataggio di Jon

Game of ThronesNell’episodio 7×06 abbiamo visto come il team inviato oltre la Barriera si sia trovato in circostanze poco piacevoli, con il conseguente bisogno di aiuto. Circondati da zombies poco amichevoli, Jon Snow & co. hanno escogitato un piano diviso in 3 parti: Gendry (Joe Dempsie) doveva correre veloce come il vento al castello di Eastwatch con un messaggio da inviare a Dragonstone. Una volta ricevuto il messaggio, Daenerys (Emilia Clarke) sarebbe dovuta saltare in groppa al suo drago-destriero per salvare la pelle di tutti, cosa che ha effettivamente fatto. Nel frattempo i nostri coraggiosi oltre la Barriera se ne sarebbero stati seduti a gelare, in attesa. Per come è stato montato questo episodio, sembra che tutti questi eventi non abbiamo avuto bisogno di tempo per essere svolti. Molti critici hanno giocato sulle incredibili capacità di cardio sviluppate da Gendry durante i 4 anni passati a remare, per prendere alla leggera quelle che sono delle evidenti incongruenze narrative.

In una recente intervista rilasciata a Variety, il regista dell’episodio Alan Taylor ha dichiarato che: ” Sapevamo che arrivati a questo punto la linea temporale sarebbe diventata piuttosto nebulosa, poco chiara. Esiste una cosa chiamata ‘inverosimiglianze plausibili’, ovvero ciò che stai cercando di ottenere. Alla luce di questo credo che quello che è stato fatto da noi sia stato proprio questo, sforzando un poco di più le verosimiglianze”.

Game of Thrones: lo show in cui si attraversano mari e continenti in un lampo

Questa strana abitudine di far viaggiare instantaneamente le persone attraverso continenti e mari interi in un battito di ciglia non è una novità in Game of Thrones, il cui primo esempio si ha nella sesta stagione. Ad ogni modo, questo sembra essere un fenomeno più evidente in quest’ultima stagione. Per molti fans la questione del timeline poco credibile non è stato un problema, soprattutto se questo significava vedere per più tempo sugli schermi il proprio personaggio preferito fare cose da supereroe (n.d.r. quale esempio migliore di Gendry che rischia una sincope per correre come il vento o Dany che col suo drago fa delle planate eccezionali?). Detto questo però viene da chiedersi una cosa: uno spettatore di una serie fantasy come Game of Thrones non dovrebbe subito sospendere l’incredulità?

E’ giusto sospendere l’incredulità davanti ad uno show fantasy?

Purtroppo, questa è la convinzione errata che si ha di fronte ad uno show fantasy, che non è necessario che segua le regole o che abbia un senso. Così come il genere cugino, la science fiction, il fantasy deve attenersi ad alcune regole. Ma invece che alle leggi della scienza, queste regole sono state imposte del creatore, in questo caso da George R. R. Martin, autore di Game of Thrones, o dai creatori dello show televisivo Benioff e Weiss. In questo universo, i draghi sputano fiamme che bruciano e non gelide, sono carnivori e sono soggetti alla gravità terrestre. Camminano e volano, ma non si teletrasportano. Allo stesso modo i wights sono non-morti, animali o umani, che non hanno bisogno di nessuna comodità né di cibo, ma possono essere uccisi dal fuoco, dal vetro di drago o dall’acciaio valyriano. Non sono quindi forze indistruttibili.

Game of Thrones e le sue radici storiche

Game of ThronesQuesti elementi magici piuttosto limitati rendono i passaggi temporali ancora più importanti poiché giustificano la credibilità. Ciò risulta ancora più rilevante visto che Martin ha basato A Song of Ice and Fire su veri eventi storici, in particolare la Guerra delle Due Rose e fatti avvenuti durante la monarchia francese vigente nel XIV secolo. Ad eccezione degli elementi evidentemente sensazionali in Game of Thrones, sembra che la storia sia ambientata in un mondo simile al nostro ma di qualche secolo fa. Questa credibilità di cui gode rendere i pochi elementi magici ancora più sensazionali di contrasto. A volte la trama tende a disperdere tale credibilità, e ciò rende inconsistente alcuni passaggi della narrazione.

Non è detto che uno show debba necessariamente rispettare le regole per filo e per segno, ma la maestria nel piegarle è ciò che rende la distorsione efficace e potente. Un esempio di ciò si ha con grandi serie come Twin Peaks e Archer; a modo suo, Game of Thrones ha cambiato le regole del tipico storytelling fantasy, uccidendo gli eroi ‘evidenti’ nelle prime fasi dello show. C’è un motivo per cui la morte di Ned Stark (stagione 1) e le Nozze Rosse (stagione 3) sono tra i momenti più alti e ricordati di tutto Game of Thrones. Questi eventi hanno completamente sovvertito le nostre aspettative e hanno rinforzato il genere.

Uno show in bilico fra realismo e magia

E’ necessario ricordare che il tempo ha un ruolo incredibilmente importante nell’universo creato da Martin. Lo show sostanzialmente si concentra sulla lotta di potere fra i vari pretendenti al Trono di Spade; di sottofondo alla situazione presentata però, troviamo una sottile minaccia ripetuta come un mantra per tutte le stagioni, ‘L’inverno sta arrivando’. Il motto della casata degli Stark ha da sempre anticipato la minaccia incombente, ovvero l’arrivo della Lunga Notte, in cui i non-morti avranno il sopravvento. Secoli fa, la Lunga Notte durò un’intera generazione: in quel periodo morirono molte persone e i raccolti erano inesistenti, permettendo così agli Estranei di invadere Westeros e gettarlo nell’inverno eterno. Alla luce della minaccia dell’arrivo di una nuova Lunga Notte, il tempo sembra avere un’importanza sempre più rilevante.

I filoni narrativi lasciati all’oscuro

Game of ThronesNonostante l’impegno dei personaggi nel cessare le ostilità , raccogliere le forze e creare delle scorte, Game of Thrones non dovrebbe glissare su ciò che lo rende così tanto di successo, ovvero immergere gli spettatori in un mondo coinvolgente e vivo. Solo perché lo show è ormai in dirittura di arrivo, ciò non significa che non è necessario sviluppare filoni narrativi o le storie di alcuni personaggi. Un punto di forza di Game of Thrones era l’inserimento di alcune scene non presenti nel libro: in questa settima stagione, visti i soli 7 episodi di cui è composta, non sembrava esserci spazio per scene del genere. Ciò che accade a Theon, Cersei, Bronn o Verme Grigio mentre Jon cerca di tornare vivo da oltre la Barriera non sembra interessare ai creatori dello show. Ma agli spettatori sì.

Game of Thrones terminerà definitivamente con la prossima stagione, che sarà composta da soli 6 episodi. Non possiamo che concludere sperando che i creatori li rendano in maniera spettacolare e con quel pizzico di credibilità che ha sempre fatto innamorare i fans.

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Fonte: IndieWire

About Ilaria Coppini

25, ormai laureata in Letterature e Filologie Euroamericane, titolo conseguito solo per guardare film e serie TV in lingua originale (sulle battute ci sto ancora lavorando). Almeno un'ora al giorno per vedere un episodio la trovo sempre, e Netflix è ormai il mio migliore amico. Datemi del cibo e una connessione veloce e scatenerete la binge-watcher che è in me.

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