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Game of Thrones: recensione dell’episodio 8.03 – The Long Night

La recensione dell’episodio 8.03 “The Long Night” della stagione finale di Game of Thrones.

Game of Thrones – 8.03 “The Long Night”: sinossi

Il tempo è scaduto. Il Re della Notte, con al seguito il suo esercito di morti, è ad un passo da Grande Inverno. Ha un preciso scopo: uccidere il Corvo a Tre Occhi/Bran Stark per cancellare definitivamente la memoria di Westeros ed invadere il continente facendolo piombare in un inverno perenne. Ad attenderlo l’esercito dei vivi. Chi avrà la meglio nella battaglia di Winterfell?


Game of Thrones – 8.03 “The Long Night”: le nostre impressioni

Game of Thrones Jon Snow

Il momento tanto agognato da tutti i fan di Game of Thrones è finalmente arrivato. Mai si era respirata nell’aria un’attesa così febbrile per un episodio della serie tratta dai libri di Martin. Il motivo è presto detto: The Long Night (abbiamo saputo solo dopo la messa in onda il titolo dell’episodio, come la HBO sta facendo da inizio stagione) è l’inizio della fine di Game of Thrones. E’ l’eterna battaglia tra le forze del Bene contro quelle del Male. La morte che attacca la vita, con questa che cerca di difendersi più che può.

Difficile scrivere di quest’ora e un quarto di alta televisione senza fare ricorso agli spoiler. Ma ci proveremo.

The Long Night è un episodio che tiene lo spettatore in ansia per quasi tutta la sua (lunga) durata. La guerra tra l’esercito dei vivi contro quello dei morti si apre con una scena carica di tensione e pathos, forse la migliore di tutta la battaglia. Una scena che non fa che aumentare il livello di pericolo per una delle due fazioni in combutta. Da questo preciso momento in poi lo scontro diventa totale e aumenta di crudezza col passare dei minuti.

Certo, non è una sorpresa sapere che qualcuno dei protagonisti ci rimetterà le penne. L’episodio precedente a questo – un lavoro di scrittura eccellente da parte degli autori della serie, ribadiamolo ancora una volta – aveva fatto intendere che qualcuno ci avrebbe definitivamente salutato di lì a poco. Non vi sveliamo l’identità e la quantità per mantenere la promessa di servirvi una recensione spoiler-free.

Comunque vada a finire la serie (e lo scopriremo tra tre settimane) The Long Night rappresenta il picco più alto a livello di sforzo produttivo non solo per Game of Thrones ma per qualsiasi altra produzione televisiva. Per girare la battaglia ci sono voluti ben 53 giorni di riprese!

La battraglia di Winterfell

L’unico neo, che ha visto il popolo dei social lamentarsi durante la trasmissione dell’episodio sulla HBO, è la fotografia scura – molto scura, aggiungerei – con cui è stata girata l’intera battaglia. In diversi momenti si fatica a capire chi sta combattendo contro chi, e soprattutto nelle fasi iniziali dello scontro gli Estranei sono quasi del tutto invisibili. Siccome stiamo parlando della più grande produzione televisiva degli ultimi anni, sarebbe del tutto sbagliato gridare all’errore tecnico. Più facile invece che i toni scuri siano stati usati sempre per questioni di bugdet. Girare una battaglia del genere in pieno giorno avrebbe richiesto sicuramente degli effetti speciali di un livello ancora più alto e di conseguenza i costi di produzione (già altissimi, come abbiamo detto) sarebbero ulteriormente lievitati.

L’inizio della fine, dicevamo all’inizio. Sì, perché ciò che accade negli ultimi 5 minuti di The Long Night ci dice che siamo ad un passo dal gran finale dove tutto potrà accadere.

Game of Thrones - 8.03 "The Long Night"

Valutazione globale - 7.5

7.5

L'epica (e cupa) battaglia tra i Vivi e i Morti

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Game of Thrones – 8.03 “The Long Night”: giudizio in sintesi

The Long Night rappresenta la vetta più alte toccata da Game of Thrones a livello produttivo in tutte e otto le stagioni. Se ciò che accade nel corso dell’ora e un quarto di battaglia vi soddisferà oppure no, questo sarete soltanto voi a capirlo. Quello che vi dovete aspettare sono un sussegurisi di colpi di scena, di sangue versato e di fuoco ‘sputato’, che altro non sono che gli elementi cardine su cui la serie ha costruito il suo successo per tutti questi anni. Buona battaglia a tutti!

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About Daniele Marseglia

Ricordo come se fosse oggi la prima volta che misi piede in una sala cinematografica. Era il 1993, film: Jurrasic Park. Da quel momento non ne sono più uscito. Il cinema è la mia droga.

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