Home / News / Marvel’s Inhumans: 11 curiosità svelate dal cast e dai produttori
inhumans

Marvel’s Inhumans: 11 curiosità svelate dal cast e dai produttori

Durante il panel della TCA dedicato a Marvel’s Inhumans, lo showrunner Scott Buck, l’EP Jeph Loeb e i membri del cast Anson Mount, Iwan Rheon, Serinda Swan ed Ellen Woglom si sono resi disponibili per soddisfare tutte, o quasi, le curiosità sulla nuova serie targata ABC. Le domande sono state molte; qui di seguito riportiamo ciò che è stato rivelato:

  • inhumansLa serie debutterà nelle sale IMAX, per poi migrare in tv con gli episodi successivi nel tardo settembre, con una versione cinematografica da ben 75 minuti.

  • Considerando i legami che Marvel’s Inhumans ha con l’universo Marvel, si sono tutti dichiarati consapevoli di ciò e della continuità che è presente con S.H.I.E.L.D., restando in ogni caso a sé. “Gli Inumani di Agents of Shields rimangono a sè”, hanno dichiarato.

  • Si sono create delle confusioni circa la definizione di Umano e Inumano e delle iterazioni che si installano fra i due gruppi. Buck ha dichiarato che gli Inumani temono l’umanità, per questo sono scappati dalla Terra. Non potendo convivere in pace hanno preferito scappare.

Marvel’s Inhumans: una storia di due fratelli

  • Sia Mount che Rheon hanno definito lo show come una storia di due fratelli. Nonostante il personaggio di Rheon Maximus stia cospirando contro il fratello, l’altro non può fare a meno dei suoi consigli, poiché è senz’altro il più brillante in famiglia.

  • Proprio per questo Maximus non è uno dei classici cattivi: “L’antagonista è il protagonista, è l’eroe in questo caso sembra avere torto. Se si guardano alcune delle opere di Shakespeare, quelli che sembrano i più saggi spesso sono proprio quelli da non ascoltare anzi, è proprio quello che dovrebbe imparare qualcosa”, ha dichiarato Loeb circa la dinamica fra i due fratelli.

Una donna fra due fratelli: il personaggio di Medusa in Marvel’s Inhumans

  • inhumansSerinda Swan ha rivelato alcuni dettagli del suo personaggio, Medusa, e la parrucca che ha dovuto indossare per il ruolo. Sembra infatti che pesi molto e che si incastri in ogni cosa, persino i costumi degli altri attori. L’attrice ha definito la parrucca come uno di quei coinquilini che prendono sempre tutto sul serio.

  • Sembra che Medusa fosse vicina, in gioventù, a Maximus, avvicinandosi poi a Black Bolt. “Lei sa che lui non la ucciderà, mentre lui sa che si può fidare della sua comunicazione. Lei è per lui una sorta di traduttrice”, ha dichiarato la Swan. Medusa ha comunque sviluppato il suo personaggio, aggiungendo spesso alcune parole o modificandole nel momento in cui riporta i pensieri di Black Bolt.

Un linguaggio dei segni inventato ad hoc

  • Mount ha creato il suo linguaggio dei segni per interpretare il ruolo di Black Bolt, creando una serie di segni che si ispirano a quelli ‘terrestri’ ma con un tocco diverso… d’altronde gli Inumani vivono sulla Luna.

  • La Swan ha inoltre fatto notare che spesso Black Bolt non ha nessuna battuta scritta nel copione quando dovrebbe parlare, per questo i due hanno dovuto lavorare molto sul rendere realistica una comunicazione del genere.

  • Loeb ha dato delle notizie circa il potere di Karnak dicendo che gli permette di vedere delle specie di flash, tremolanti, che però restano sospesi, perciò non si accontenterà mai.

  • Quando è stato chiesto se si sentivano spaventati dalla possibilità che questo tipo di mutanti stanchi il pubblico (vista l’uscita imminente di The Gifted per la Fox ed Agents of S.H.I.E.L.D. che ha già intaccato quel lato dell’universo Marvel), Loeb ha semplicemente detto di no. “E’ una storia bella ed importante, da raccontare poiché parla della differenza tra percezione degli altri e come sono davvero”, ha aggiunto.

Marvel’s Inhumans debutterà il primo settembre nelle sale IMAX, e il 29 settembre sui canali ABC.

Per ogni notizia e aggiornamento sul mondo dello spettacolo, cinema, tv e libri, vi consigliamo di seguire la nostra pagina Facebook

Fonte: Collider

About Ilaria Coppini

25, ormai laureata in Letterature e Filologie Euroamericane, titolo conseguito solo per guardare film e serie TV in lingua originale (sulle battute ci sto ancora lavorando). Almeno un'ora al giorno per vedere un episodio la trovo sempre, e Netflix è ormai il mio migliore amico. Datemi del cibo e una connessione veloce e scatenerete la binge-watcher che è in me.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *