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La scoperta

La scoperta: scheda, trailer e recensione del film Netflix

  • scheda e trailer 
  • recensione 

DATA USCITA: 31 marzo 2017 solo su Netflix
GENERE: Fantascienza
REGIA: Charlie McDowell
ATTORI: Jason Segel, Rooney Mara, Robert Redford
NAZIONALITÁ: Stati Uniti
DURATA: 102′
DISTRIBUITO DA: Netflix

Trama: Un anno dopo che l’esistenza dell’aldilà è stata verificata scientificamente, milioni di persone di ogni parte del mondo hanno posto fine alla propria vita per arrivarci. Un uomo e una donna s’innamorano mentre affrontano il proprio tragico passato e la vera natura della vita dopo la morte.

Dovremmo cominciare sempre di più ad abituarci a vedere certi film con un cast importante seduti comodamente sul divano di casa e non sulla poltrona (comoda o meno comoda) del cinema. Uno di questi è La scoperta di Charlie McDowell, presentato a gennaio al Sundance Film Festival e arrivato direttamente on demand grazie a Netflix lo scorso 31 marzo.

La trama di La Scoperta

La scopertaLo scienziato Thomas Harbor (Robert Redford), con i suoi studi, ha provato l’esistenza di un aldilà dopo la morte terrena. Dopo questa sensazionale notizia, il tasso di suicidi aumenta a dismisura. Le persone di tutto il mondo, stanche di questa vita o semplicemente curiose di scoprire cosa c’è dall’altra parte, mettono fine alle loro esistenze terrene per passare dall’altra parte. Quasi due anni dopo quella che viene ribattezzata come la Scoperta, Will (Jason Segel), figlio del professor Harbor, si reca nell’immensa tenuta del padre dove trovano ospitalità diverse persone che hanno più volte pensato al suicidio. Durante il tragitto sul vaporetto Will fa la conoscenza di Isla (Rooney Mara), una giovane donna con un passato traumatico alle spalle.

Domande su domande

Cosa accade dopo la morte? C’è un’esistenza ultraterrena? Oppure la morte rappresenta la fine definitiva? Sono le domande per eccellenza che l’essere umano (anche il meno o per nulla credente) più volte si fa nel corso della vita. E sono anche le domande alla base degli studi del professor Harbor che annuncia al mondo di aver scoperto che effettivamente qualcosa c’è in quel “nuovo piano di esistenza”, come sovente lui lo chiama. Domande, domande e ancora domande. Durante il film se ne contano tante da parte dei personaggi, soprattutto da Will che torna dal padre come un figliol prodigo, scettico e spaventato dai suoi studi. Ma l’incontro con Isla, una sempre ottima Rooney Mara, apparentemente glaciale per via anche dell’acconciatura, e le conversazioni fatte con lei, lo convincono a prendere parte alle sperimentazioni del padre facendo un’ulteriore “scoperta nella Scoperta”.

Un plot con premesse alta ma dallo svolgimento debole

la scopertaNegli ultimi anni il filone dei film sci-fi ha spesso abbandonato, o ridotto notevolmente, l’uso massiccio di effetti speciali per abbracciare un tipo di narrazione più orientata a temi filosofico-esistenziali. Si dirà che è così dai tempi di due capostipiti del genere come 2001 – Odissea nello spazio e Alien, ma sembra che nell’ultimo periodo ci sia più volontà, da parte degli autori, di indagare sui progressi dell’essere umano in campo scientifico chiedendosi fin dove ci si potrà spingere in avanti (un chiaro e recente esempio è Life – Non oltrepassare il limite) e interrogandosi su questioni di tipo trascendentale.

In La scoperta Charlie McDowell (anche allo script con Justin Lader) prova a fare tutto questo ma con risultati molto modesti. Il plot, con premesse molto interessanti, non regge il peso nell’affrontare temi così “alti” e complessi risultando il più delle volte fragile e sfilacciato. McDowell, ad un certo punto del film, sembra voler prendere una strada opposta a quella iniziale, infilando una storia sentimentale tra il personaggio di Jason Segel e quello di Rooney Mara che non decolla mai (come il film stesso). La scoperta è tutta una serie di vorrei ma non posso (o non ne sono stato capace) che verrà ricordato giusto per l’eterea bellezza di Rooney Mara e per un discreto finale che cerca (invano) di risollevare le sorti di un film ampiamente mediocre.

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La Scoperta

Valutazione globale

Vorrei ma non posso

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About Daniele Marseglia

Ricordo come se fosse oggi la prima volta che misi piede in una sala cinematografica. Era il 1993, film: Jurrasic Park. Da quel momento non ne sono più uscito. Il cinema è la mia droga.

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