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Gli occhi di Borges: Recensione del libro di Giovanni Ricciardi

gli occhi di borgesAutore: Giovanni Ricciardi
Titolo: Gli occhi di Borges
Editore: Fazi Editore
Pagine: 200 c.a.
Costo: 16,00 euro
Uscita: 27 Ottobre 2016

 


Gli occhi di Borges

gli occhi di borgesGli occhi di Borges è il nuovo appassionante libro giallo di Giovanni Ricciardi, il settimo, che rivede il commissario Ottavio Ponzetti impegnato a risolvere un altro intrigato caso. Per la prima volta è costretto a lasciare Roma per volare in Argentina.

Gli occhi di Borges, titolo del libro, è anche il nome di una celebre rubrica di oroscopi di un noto astrologo, che incontreremo durante la narrazione. Lo scrittore Ricciardi è riuscito a creare una trama con due fili di storie che s’intrecciano come una matassa, che solo il commissario potrà cercare di risolvere. Ottavio Ponzetti si allontana dal classico stereotipo del commissario dei libri gialli, reo di essere sciupa-femmine, in una vita sempre al limite. Ponzetti no, lui si differenzia per la sua normalità: un padre di famiglia e marito esemplare.

Due fili e una trama tutta da scoprire.

Il primo filo vede la liceale Vanessa, conoscenza del commissario Ponzetti, che riesce ad entrare a fare uno stage nello studio privato di un astrologo, noto per la sua rubrica, Gli occhi di Borges, appunto, pubblicata su una rivista italiana. Da quel momento la ragazza si chiude in se stessa: silenzio e fobie, che la portano a non voler più uscire di casa.
gli occhi di borgesLo stato di depressione in cui è caduta nasconde un mistero che, oltre a preoccupare la madre Anita, che deciderà di indagare personalmente, porterà anche Ponzetti ad interessarsi della questione.

Il secondo filo si svolge lontano da Roma, in Argentina, dove la disperata ricerca di Andrea Prefetti, ghostwriter accusato dell’omicidio Morin, si unisce ad un nuovo mistero: Fervor, infatti, il libro di Jorge Luis Borges, è stato trafugato dalla biblioteca nazionale di Buenos Aires. Un libro dal valore inestimabile sia a livello culturale e letterario che nel mercato d’arte: 300 copie rarissime per un libro pubblicato per la prima volta nel 1923. Le indagini indicano che ci sia la mano di un ignoto e ricchissimo collezionista italiano. Quest’ultimo avrebbe pagato un’ingente somma di denaro per far si che qualcuno rubasse il libro dalla biblioteca e lo rivendesse a lui, sottobanco.

Le pagine fanno si che queste due storie nella storia, partendo da due estremi così lontani, finiscano per incontrarsi, dando vita ad un finale intrigante.

Il nuovo libro dello scrittore Ricciardi, oltre a tenere il lettore incollato alle pagine, alla ricerca della verità, insieme al commissario Ponzetti, viene impreziosito da “questo gioco di specchi”, come lui stesso lo definirà: il libro che nasce da un altro libro, con la poesia vettore di sentimenti.

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