È Pablo Picasso il protagonista della seconda stagione di Genius, in onda su National Geographic ogni giovedì sera. Dopo il successo del primo capitolo dedicato ad Albert Einstein, la serie, prodotta da Ron Howard e Brian Grazer, ci propone 10 nuovi episodi incentrati su uno degli artisti più iconici del 1900, interpretato per l’occasione dall’attore di fama internazionale Antonio Banderas.
Genius – pilot: la sinossi
Il pilot di Genius, nuova serie in 10 episodi, dedicata al genio dell’arte Pablo Picasso, si apre con la venuta al mondo dell’artista. È dal primo vagito emesso da Picasso che, come nella serie precedente, alternando passato e presente, prende avvio il racconto della sua vita, attraverso i diversi momenti che hanno segnato l’esistenza.
In questo viaggio straordinario si passa alternativamente dalle immagini di Picasso ancora bambino e già appassionato di pittura, a quelle di lui ragazzo in cerca di una propria cifra stilistica e di un luogo in cui poter esprimere la propria arte, fino all’immagine del Picasso, uomo maturo e artista di fama mondiale, al quale presta il volto il suo concittadino, Antonio Banderas (sia Banderas e che Pablo Picasso sono nati a Malaga, in Spagna).
È in questo percorso in una duplice direzione che, fin da subito, vengono ripercorse alcune delle esperienze fondamentali della vita dell’artista: dalla morte della sorellina, alla non semplice formazione artistica, passando per la resistenza alle tragiche vicende del nazismo.
Genius – pilot: le nostre impressioni
Il pilot di Genius conferma le ragioni del successo della precedente stagione della serie in onda su National Geographic, riuscendo a fornirci un ritratto sfaccettato e a tutto tondo di uno dei massimi artisti del Novecento.
Non è mai facile raccontare il genio e l’arte attraverso la fiction, ma Genius ci riesce bene, tingendo dei colori dell’arte di Picasso i momenti cruciali della sua esistenza, dall’infanzia fino alla maturità. Già dal primo episodio si evince come la forza narrativa della serie attinga la propria linfa vitale dalla forza e dalla passione con le quali racconta la vita del suo protagonista. L’amore viscerale per l’arte, la potenza della pittura come mezzo di rottura e resistenza, ci restituiscono fin da subito l’anima autentica di un’artista rivoluzionario e anticonformista. E nel farlo Genius va oltre il mero intento documentaristico, per spingersi oltre, catturando, attraverso la forza evocativa delle immagini, il travaglio e la complessità della nascita dell’atto creativo.
Ma non c’è solo il Picasso artista in Genius, ma anche il suo volto di uomo, figlio, amico, padre e amante appassionato, nell’idea che vita e arte siano qualcosa che difficilmente possono andare disgiunti, tanto più se è dalla vita che l’arte trae la propria autentica ispirazione. Molto efficace la performance attoriale di Antonio Banderas nei panni di Picasso adulto, meno riuscita quella di Alex Rich che ci racconta la vita dell’artista da giovane. La disparità tra la presenza scenica dei due attori, più neutra quella di Rich e decisamente più coinvolgente quella di Banderas, si sente e non si risolve sempre nel segno della continuità narrativa.
Apprezzabile la ricostruzione degli ambienti e del mondo nel quale Picasso è cresciuto e si è formato. Le riprese si sono svolte nell’isola di Malta, che fa da sfondo alla Spagna del pittore, da cui traggono origine alcune delle suggestioni che ne hanno influenzato profondamente le scelte artistiche. Per quanto riguarda gli altri personaggi che affiancano Picasso, lungi dall’essere semplici figure di contorno, sanno ritagliarsi un loro spazio, aiutando lo spettatore a decifrare meglio alcuni aspetti della vita dell’artista spagnolo.
Infine un’ultima parola deve essere riservata all’ analisi della fotografia. Le inquadrature, infatti, non si limitano a funzionare da semplice fondale, contribuendo a dare sostanza e vera e propria matericità alla storia raccontata. L’attenzione nell’uso dei colori, le scelte delle luci, l’indugiare in alcuni dettagli e su alcune espressioni dei volti sembrano così rendere ragione alle parole con le quali Picasso disse che :“I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni.”
La grande arte nella fiction di qualitàGenius (Picasso) - pilot
Valutazione globale - 7.5
7.5
Genius – pilot: un giudizio in sintesi
La seconda stagione di Genius: Picasso, in onda su National Geographic, coglie nel segno e non delude fin dal primo episodio.
Merito di una sceneggiatura ben scritta, di una fotografia che non lascia nulla al caso e di un ottimo Antonio Banderas, che presta il suo volto e la sua fisicità alla versione matura dell’artista di Malaga. La genialità di Picasso emerge restituendocene la duplice natura di uomo e artista, senza tralasciare una ricostruzione storica di sfondo che aiuta lo spettatore a contestualizzare le scelte artistiche e le vicende private del pittore. Nel portare la grande arte sul piccolo schermo si rischia di cadere in scontate banalità, ma non è questo il caso di Genius, che si conferma capace di rendere accessibile al pubblico il mondo più intimo del grande artista spagnolo, delineandone i caratteri con le stesse tinte forti e la stessa dirompente forza espressiva che ha caratterizzato l’opera picassiana.
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