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Espèces Menacées

Espèces Menacées: impressioni e commenti del film della Sezione Orizzonti a Venezia 74

Espèces Menacées: la trama

Espèces Menacées è il film di Gilles Bourdos (Renoir, presentato a Cannes nel 2012) in concorso nella sezione Orizzonti di Venezia 74.

Il film segue tre storie familiari che si sfiorano e si intrecciano: Josephine ed il suo novello sposo Tomas, che hanno un rapporto ambiguo che sfocerà ben presto nella violenza fisica e psicologica, con la famiglia di lei che cercherà di intervenire; Melanie che si trova ad annunciare ai suoi genitori di essere incita di un uomo molto più grande di lei ed i suoi genitori che a loro volta devono darle una triste notizia; il timido e tra le nuvole Anthony che si trova improvvisamente a doversi prendere cura di sua madre, suo punto di riferimento da sempre.

Emozioni famigliari

Especès Menacées non è uno di quei film che spicca per l’originalità della trama né per l’incrocio delle tre storie che, come prevedibile, vede i personaggi intrecciarsi più o meno inconsapevolmente durante tutto l’arco narrativo. Interessante invece l’introspezione ed il lato emotivo dei personaggi, ben disegnati, che, soprattutto nella parte dedicata a Josephine, porta lo spettatore ad identificarsi appieno nella giovane sposa ed a riflettere sul ruolo delle relazioni sentimentali.Espèces Menacées
Espèces Menacées indaga a fondo quelle che sono le relazioni umane e più nello specifico quelle di coppia e le ripercussioni che hanno nei rapporti genitori/figli. Le specie minacciate sono proprio loro, i membri della famiglia, il nucleo primitivo della società che è al tempo stesso uno dei più complessi microcosmi possibili. Le storie sono accomunate da una più o meno sottile violenza psicologica che si riflette in rapporti di famiglia che vanno dalla sottomissione all’alienazione, fino alla dipendenza più totale.

Da notare l’ottimna prova di Alice Isaaz interprete di Josephine. Fisicamente acerba nella sua bellezza elegante e semplice, riesce ad incarnare perfettamente una donna totalmente annientata dal marito, con la voglia di cambiare vita e la difficoltà, quasi fisica, a distaccarsi nettamente da quello che è il suo amore ed il suo carnefice.

Espèces Menacées

Valutazione globale

Imperfetto ma emozionalmente coinvolgente

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Dichiarazioni dall’incontro a Venezia 74

Durante l’incontro con il pubblico alla proiezione del film alla Mostra del Cinema di Venezia erano presenti l’autore del libro di racconti da cui è tratto Espèces Menacées, Richard Bausch, il regista Gilles Bourdes e l’attrice Alice Isaaz.

Bausch ha raccontato di come avesse sempre creduto impossibile ricavare un adattamento cinematografico del suo libro e di come è  rimasto piacevolmente sorpreso dal lavoro di Bourdos che è riuscito a cogliere il significato intrinseco dell’opera, scritta da un padre in eterno confilitto fra il lasciare il giusto spazio ad una figlia e l’intervenire per il suo bene con tutte le conseguenze, anche estreme, del caso.

Espèces MenacéesUn Bourdes che indaga con occhio cinico e vuole mostrare come le relazioni naturali e primarie possano essere fonte di conflitti più o meno espressi e di come spesso sia difficile non solo fare la scelta giusta, ma anche capire quale sia nell’infinito ventaglio di possibilità la strada da percorrere.

Interessante il racconto di Alice Isaaz di come la parte di Josephine sia stata la più difficile ed emotivamente complessa della sua carriera. L’interpretare una donna vittima di tale violenza non è facile soprattutto perché è quasi impossibile immaginare, senza un’esperienza diretta, cosa si possa provare in quelle situazioni. Per aiutarla nel compito, Gilles Bourdes le ha mostrato e fatto ben studiare un documentario sulle violenze sulle donne, ma niente è stato più importante della testimonianza del personale che lavora in un centro antiviolenza a darle lo spunto emotivo per rendere il personaggio credibile nella sua sofferenza.

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About Mirko Ballone

Classe 1986, mi interesso a tutto quanto ruoti intorno alla comunicazione ed al raccontar storie. Mi appassiono giovanissimo alla fotografia e da lì alla settima arte il passo è breve. Rimango folgorato da Hitchcock, Kubrick, la Nuovelle Vague e dai grandi del cinema italiano; da allora non riesco più a fare a meno di sognare davanti ad un grande schermo. I viaggi, il cinema, le serie tv, i buoni libri e la buona tavola occupano la maggior parte della mia giornata, nei ritagli di tempo cerco di vivere.

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