Tutti quelli che hanno visto la prima stagione di Dark hanno avuto molte risposte, ma sicuramente si trovano anche con molte domande, ed è per questo che, in un’intervista, lo sceneggiatore Jantje Friese e il regista Baran bo Odar hanno voluto spiegare molte cose, compreso il fatto che qualsiasi piano per il futuro dello show, fonderà le sue radici nel modo labirintico in cui la coppia di autori ha navigato nella prima stagione.
Dark, la prima stagione
“È stato tutto mappato, ma nel processo ci siamo anche lasciati sorprendere da ciò che appariva mentre scrivevamo”, ha detto Friese. “A volte, quando sei troppo strutturato e sei immerso nel lavoro, non riesci più a vedere quello che succede attorno e questo limita un po’ il processo creativo. Siamo veramente partiti in primo luogo dai personaggi, e poi abbiamo mappato ogni episodio. Ci è bastato avere il piano generale di cui avevamo bisogno e conoscere le connessioni: quali sono le relazioni? Dov’è il problema? Dov’è il dramma?”

“Penso, per esempio, a Helge e ad Ulrich, al come siano due personaggi tragici nella storia. Uno dei due torna indietro nel tempo per salvare il figlio e per fermare il colpevole, ma in pratica è lui stesso a creare questo “villain”, nel momento in cui diventa il suo aguzzino. Quindi si torna di nuovo alla domanda: viene prima l’uovo o la gallina?”, ha affermato Bo Odar.
Dark e la seconda stagione
Lo show non è ancora stato ufficialmente rinnovato per una seconda stagione, ma Bo Odar ha spiegato che il futuro della serie, se dovesse continuare, dovrebbe ripartire assolutamente dall’ultima scena della prima stagione.

Il rifiuto di un piano rigido per la seconda stagione è in linea con la libertà di narrazione che li ha aiutati a sviluppare i primi 10 episodi fin dall’inizio.
“Devi essere aperto a dire solo ‘Nah, OK. Potrebbe essere stata una buona idea due settimane fa, ma sai una cosa? Questa è ancora più interessante,’ e poi basta cambiarlo”, ha detto Friese. “Quello che era veramente interessante nella stanza degli scrittori era in realtà l’essere sempre consapevole degli effetti di quello che stavi facendo. Per ogni progetto che fai, ovviamente cambi le cose. Quindi devi guardare di nuovo tutto daccapo: cosa devo cambiare nel resto? e le altre storie che contraccolpo subiranno? E a un certo punto, non sapevo nemmeno più in quale versione della narrazione fossimo. Quindi devi fare un passo indietro, rileggere tutto di nuovo, mapparlo di nuovo, scrivere nuovi post-it.”
Dark e ancora più linee temporali
I fan dello show possono aspettarsi che altri personaggi familiari oltre a Jonas tornino in un’ipotetica seconda stagione, ma Bo Odar e Friese hanno spiegato che con il salto temporale in avanti, Dark non seguirà esclusivamente le versioni precedenti di personaggi che abbiamo già visto.

“Durante il processo, ti vengono in mente e sviluppi altre idee, tipo ‘Oh, questa potrebbe essere una trama interessante con quel personaggio e non ci abbiamo mai pensato’. Ad esempio,” racconta bo Odar “adoro quella segretaria che lavora negli anni ’80 per Claudia. Amo quella persona. Voglio solo sapere di più su di lei. Se possiamo effettivamente dire di più su di lei, lo vedremo. Guardandola a questo modo, penso che ci siano molte possibilità. Ma ancora, vedremo se ci saranno più stagioni o no.”
Noi decisamente speriamo di sì.
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Fonte: Indiewire
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