C’est la Vie – Le sens de la fȇte, l’ultima divertente commedia della premiata coppia Eric Toledano e Olivier Nakache è un film vivace e pieno di situazioni esilaranti. Un bellissimo modo di passare due ore in allegria.
C’est la Vie: Sinossi

C’est la Vie: le nostre impressioni
I matrimoni e le relative cerimonie sono da sempre un grande spunto per il cimena umoristico. In questo caso l’idea del film sembra lo spin-off della prima scena di Samba, che si svolgeva appunto 
Jean-Pierre Bacri (Il gusto degli altri, Quando meno te l’aspetti, Così fan tutti) è forse uno dei più grandi attori francesi e qui, ancora una volta, regge il film senza rubare la scena a nessuno. Sia nei ruoli drammatici che in quelli comici Bacri colpisce per il suo impeccabile senso del ritmo e la naturalezza nel recitare. Eccellenti i suoi tempi comici e la sua presenza scenica.
Tutti gli elementi stilistici sono studiati alla perfezione per esasperare l’idea di “caos armonico”, a partire dalla location. Il film è stato quasi interamente girato nel castello seicentesco di Courances, vicino Fontainebleau, dove la ricca architettura aristocratica in stile Luigi XVI si contrappone alla compagnia sgangherata che compone l’équipe di Bacri. La musica che – come in ogni festa che si rispetti – accompagna ogni scena, è il Jazz di Avishai Cohen. Il suo ritmo sembra improvvisato eppure è estremamente elaborato, esattamente come questa commedia. Il montaggio cronologico delle scene è veloce e di una perfezione direi “chirurgica”, in un risultato eccellente e armonico.
Una commedia esilerante dai toni JazzC’est la Vie
Valutazione Globale - 7
7
C’est la Vie: un giudizio in sintesi
Devo ammettere che amo molto le commedie francesi, piene di battute veloci, gag esilaranti e un umorismo sempre tagliente. Bello il lavoro corale del cast multietnico che lavora su più livelli: gli 
C’est la Vie è un film ben confezionato e ben recitato, ma sopratutto diretto magnigicamente, ve lo consiglio! Superbo il lavoro dei registi-sceneggiatori nel dirigere questa vasta orchestra umana dove ogni scena è una sorpresa comica e il tutto risulta fluido e ben organizzato. Non perdetevi infine Gilles Lellouche nei panni del cantante di una band, che canta in un italiano improvvisato: Se Bastasse una sola Canzone di Eros Ramazotti.
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