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C’est la Vie: Recensione della nuova commedia di Eric Toledano

C’est la Vie – Le sens de la fȇte, l’ultima divertente commedia della premiata coppia Eric Toledano e Olivier Nakache è un film vivace e pieno di situazioni esilaranti. Un bellissimo modo di passare due ore in allegria.

C’est la Vie: Sinossi

c'est la VieMax (Jean-Pierre Bacri) è un organizzatore di eventi da oltre 30 anni. Nel giorno in cui ha deciso di ritirarsi, il suo ultimo matrimonio in programma sta per rivelarsi un disastro! Uno staff multietnico e sgangherato, uno sposo esigente, i problemi sentimentali e innumerevoli incidenti, tutto sembra andare storto. Sin dai primi preparativi fino alla sua conclusione, ogni momento di gioia verrà rovinato da eventi disastrosi. Max seguirà la serata da dietro le quinte, dal punto di vista del suo personale che può solo contare sul l’unica cosa che sembra accomunarli: sapere mettere in piedi una festa straordinaria!

C’est la Vie: le nostre impressioni

I matrimoni e le relative cerimonie sono da sempre un grande spunto per il cimena umoristico. In questo caso l’idea del film sembra lo spin-off della prima scena di Samba, che si svolgeva appunto la viedurante un matrimonio. La sceneggiatura tuttavia, si è sviluppata intorno agli aneddoti dei due amici-cineasti che durante gli studi lavorarono proprio come camerieri di eventi. La prospettiva rovesciata della cerimonia, vista dall’organizzazione del banchetto e dagli addetti al catering, regala situazioni grottesche di grande umorismo e umanità. La vita non è altro che l’organizzazione meticolosa di una grande festa. Quando arriva il giorno tanto atteso, tutto può rivelarsi un completo fallimento, o un’avventura meravigliosa!

Jean-Pierre Bacri (Il gusto degli altri, Quando meno te l’aspetti, Così fan tutti) è forse uno dei più grandi attori francesi e qui, ancora una volta, regge il film senza rubare la scena a nessuno. Sia nei ruoli drammatici che in quelli comici Bacri colpisce per il suo impeccabile senso del ritmo e la naturalezza nel recitare. Eccellenti i suoi tempi comici e la sua presenza scenica.

Tutti gli elementi stilistici sono studiati alla perfezione per esasperare l’idea di “caos armonico”, a partire dalla location. Il film è stato quasi interamente girato nel castello seicentesco di Courances, vicino Fontainebleau, dove la ricca architettura aristocratica in stile Luigi XVI si contrappone alla compagnia sgangherata che compone l’équipe di Bacri. La musica che – come in ogni festa che si rispetti – accompagna ogni scena, è il Jazz di Avishai Cohen. Il suo ritmo sembra improvvisato eppure è estremamente elaborato, esattamente come questa commedia. Il montaggio cronologico delle scene è veloce e di una perfezione direi “chirurgica”,  in un  risultato  eccellente e armonico.

C’est la Vie

Valutazione Globale - 7

7

Una commedia esilerante dai toni Jazz

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C’est la Vie: un giudizio in sintesi

Devo ammettere che amo molto le commedie francesi, piene di battute veloci, gag esilaranti e un umorismo sempre tagliente. Bello il lavoro corale del cast multietnico che lavora su più livelli: gli la vieintrecci amorosi, l’integrazione razziale vista in chiave divertente, e i clichè iniziali prontamente ribaltati sul finale del film. Nel cast figurano anche l’affascinante Suzanne Clément (Laurance Anyways, Mommy), Eye Haïdara, il cui volto spigoloso ricorda quello del bellissimo Omar Sy, e Jean-Paul Rouve al suo terzo film con Toledano.

C’est la Vie è un film ben confezionato e ben recitato, ma sopratutto diretto magnigicamente, ve lo consiglio! Superbo il lavoro dei registi-sceneggiatori nel dirigere questa vasta orchestra umana dove ogni scena è una sorpresa comica e il tutto risulta fluido e ben organizzato. Non perdetevi infine Gilles Lellouche nei panni del cantante di una band, che canta in un italiano improvvisato: Se Bastasse una sola Canzone di Eros Ramazotti.

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