Benicio del Toro è stato scelto come presidente della sezione Un certain regard alla prossima edizione del Festival di Cannes.
Benicio del Toro ha vinto la Palma d’oro pe la miglior interpretazione maschile nel 2001 con Traffic.
Gli organizzatori del festival hanno dichiarato: “L’uomo che presiederà le sorti della giuria di Un certain regard non è solo un cinefilo ma un attore brillante, totalmente dedito alla recitazione. Nato a Puero Rico e cresciuto in Pennsylvania, è un artista che non conosce i confini”.
Il rapporto stretto con il Festival di Cannes

Otto anni fa, assieme a Tim Burton e altri è stato membro della giuria della selezione principale che ha consegnato il premio come miglior film a Uncle Boonmee (The One Who Can Recall his Past Lives) del regista tailandese Apichatpong Weerasethakul.
Benicio del Toro: un talento carismatico e trasformista
“È un grande amante di Jean Vigo e di Charlie Chaplin e avrebbe voluto incontrare Bela Lugosi, Lon Chaney, Toshiro Mifune e Humphrey Bogart”, hanno raccontato gli organizzatori,
Quando aveva 20 anni ha scoperto I 400 colpi e l’universo di Fellini, Eisenstein, Bergman, Eutache, Kurosawa… The Naked Island di Kaneto Shindo è il suo film prediletto. La sua presenza intensa e magnetica lo rende elegante e affascinante. Un camaleonte dai mille volti: un mite gangster (I soliti sospetti, 1995), un eccentrico avvocato (Paura e delirio a Las Vegas, 1998), un ladro di professione (Snatch, 2000), un agente di una squadra messicana nelle zone del cartello (Traffic, 2001), un fondamentalista cristiano (21 Grammi, 2003), un indiano d’America turbato (Jimmy P.: Psychotherapy of a Plains Indian, 2013), un famoso trafficante di droga affascinante e terrificante (Paradise Lost, 2014). Il carismatico Benicio del Toro trasforma ogni sua performance in una notevole ma sottile dimostrazione di talento.
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Fonte: The Hollywood Reporter
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