Da venerdì 27 aprile è disponibile a tutti gli abbonati Netflix la seconda stagione di 3%, la prima produzione brasiliana del colosso guidato da Reed Hastings.
3% è ambientata in un futuro distopico dove il 97% della popolazione mondiale vive in una gigantesca favela. Ma chi compie 20 anni ha però la possibilità di passare al “lato migliore” (l’Offshore) di un mondo diviso tra progresso e devastazione: una serie di prove seleziona il 3% dei candidati che avrà successo.
Scopriamo adesso alcune curiosità su 3%:
- L’idea alla base di 3% nasce nel 2011 quando il creatore della serie Pedro Aguilera realizza e pubblica su YouTube un episodio pilota di un’ipotetica nuova serie tv con lo scopo di farsi notare da qualche network. Questo episodio si trova tuttora online e segue a grandi linee la trama al centro del vero pilot di 3%.
- Ci sono voluti ben 4 anni affinché qualcuno si accorgesse di questo episodio pilota realizzato da Aguilera. E’ stata Netflix nel 2015 a comprare i diritti per realizzarne una serie.
- Per i temi trattati – divario sociale, tensioni tra ricchi e poveri – la serie è stata paragonata ad un’altra serie tv di grande successo come Black Mirror e ai film Hunger Games e Elysium.
- 3% è girata interamente a San Paolo, una delle città più popolose al mondo. Si stima che la popolazione si aggiri intorno agli oltre 12.000.000 di abitanti.
- E’ la prima serie in lingua portoghese realizzata da Netflix e la seconda produzione non in lingua inglese della storia di Netflix dopo la serie spagnola Club de Cuervos.
- La prima stagione di 3% è stata accolta positivamente dalla critica. Il sito Indiewire, ad esempio, ha apprezzato che Netflix abbia voluto limitarsi a soli 8 episodi per la prima stagione, concentrando il più possibile i tanti colpi di scena. Bustle
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Resta aggiornato su 3% su 3 per cento Italia.