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Star Wars: Gli ultimi Jedi – La recensione dell’ottavo film della saga

Star Wars: Gli ultimi Jedi era sicuramente uno dei film più attesi di questo 2017. La sceneggiatura e la regia è in mano a Rian Johnson a cui sarà affidata una nuova trilogia spin-off mentre l’Episodio IX vedrà il ritorno di JJ Abrams qui in veste di solo produttore esecutivo.

Doveroso ricordare che questo è stato l’ultimo film della Principessa Carrie Fisher a cui la pellicola è stata giustamente dedicata.

Star war: Gli ultimi Jedi, sinossi

Mentre la Resistenza prova a sopravvivere all’incalzare del Primo Ordine, Ray cerca in Luke Skywalker un mentore ed un paladino che possa ridare speranza ai ribelli in fuga, ma il Jedi è segnato dagli eventi del passato e non sa di chi fidarsi. Anche Kylo Ren deve fare i conti con la propria identità ed i legami con i suoi avi.

Star war: Gli ultimi Jedi, le nostre impressioni

Non è possibile parlare de Gli Ultimi Jedi astenendosi da paragoni con gli altri film della saga.
Ci troviamo di fronte ad un film visivamente molto interessante con delle belle battaglie spaziali, forse maggiormente accentuate rispetto al passato, ed una scena spettacolare con i colori contrastanti del pianeta Crait. Dobbiamo dare atto alla Disney e alla LucasFilm di aver confezionato degli effetti speciali di altissimo livello confermando le aspettative dei fan. Promossa a pieni voti, come previsto, la colonna sonora di John Williams che rimane fedele ai temi della saga.

star wars: gli ultimi jediIl pregio di questo Episodio VIII è quello di indagare maggiormente su cosa sia esattamente la Forza, sul lato oscuro e sul lato chiaro e soprattutto sui rapporti esistenti fra i due lati della forza. Dopo aver visto i Jedi al massimo del loro splendore e la loro caduta nella trilogia prequel, qui ci troviamo a chiederci quale futuro potranno avere i Jedi. Siamo davvero al cospetto degli ultimi? Se fosse vero, cosa ci sarà dopo?

L’operazione di Rian Johnson è molto ambiziosa: portare la saga nel futuro senza tradirne le premesse. Così troviamo un Luke Skywalker maturo e segnato dagli eventi, una Leia a capo della Resistenza che cerca in tutti i modi di tamponare la forza del Nuovo Ordine e tutti i personaggi del passato che fanno da comprimari ma sono sempre presenti nei momenti dal forte impatto emotivo.

star warsLe storyline sono tante e, anche se il film ha un minutaggio elevato, forse alcune vengono trattate molto frettolosamente. Interessante e purtroppo poco approfondita è la missione su Canto Bight, città casinò elegantissima e frequentata solo dai magnati delle armi. Mostrandoci ciò che avviene nella grande città del gioco nel bel mezzo di un pianeta deserto, Johnson, prova a spiegare qualcosa di più sulla resistenza e cerca di dare, un po’ troppo superficialmente, una lettura di lotta di classe ed antimilitarismo non solo al suo film ma all’intera saga.

Dal punto di vista dei personaggi abbiamo una nota dolente: sono quasi tutti poco sfaccettati. Ray sembra avere un potenziale solo parzialmente espresso e gli altri non spiccano più di tanto a partire da Finn che aveva impressionato nell’episodio di Abrams. Il lato oscuro che ha sempre delineato personaggi memorabili presenta uno Snoke impalpabile ed una Phasma ai limiti dell’inutilità. L’unico personaggio degno di nota, che potrebbe raggiungere le vette del celebre nonno se tutto il film non fosse nettamente inferiore, è Kylo Ren. Probabilmente la bravura di Adam Driver, dalle doti recitative superiori agli altri, aiuta a dare al suo Kylo Ren alias Ben Solo una grande profondità e rende il suo tormento ed il suo essere imperfetto molto credibile e reale.star wars: gli ultimi jedi

Stiamo tutti aspettando un degno sostituto dell’indimenticabile Han Solo, che riusciva ad incarnare un’anima guascona senza apparire forzato. Da questo punto di vista, accantonato un Poe Demeron un po’ defilato, potrebbe essere preso in considerazione per il prossimo capitolo il personaggio interpretato da Benicio Del Toro, nel caso venisse riproposto.

La durata della pellicola è di oltre 150 minuti e Johnson prova anche la carta dell’umorismo, in maniera decisamente più abbondante degli altri film della saga ma in linea con i moderni blockbuster, per rendere il tutto il più possibile brillante per il pubblico. Comunque, a parte qualche scena un po’ troppo didascalica e ridondante, questo Star Wars: Gli ultimi Jedi scorre abbastanza bene, con una prima parte più riflessiva ed una seconda, dove il minutaggio poteva farsi sentire, dal ritmo incalzante.

Star Wars: Gli ultimi Jedi

Valutazione globale - 6.5

6.5

Emozioni contrastanti per i fan, da metabolizzare

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Star war: Gli ultimi Jedi, un giudizio in sintesi

Dobbiamo dar atto a Rian Johnson che approcciarsi a girare un film di Star Wars non è un’impresa semplice per nessuno e lui lo fa con un grande rispetto e con un certo spirito coraggioso di iniziativa, prendendo le distanze da quel L’Impero colpisce ancora che molti pensavano potesse scimmiottare.

star warsNon si ravvisano eccessive cadute di stile escludendo una scena ai limiti del trash con Leia protagonista ed un umorismo in certi contesti un po’ forzato.

Gli ultimi Jedi è un film che vede come tema centrale quello dell’equilibrio, non solo fra lato chiaro e lato oscuro, ma soprattutto fra tradizione ed innovazione. Dualismo questo che Johnson si è trovato a dover gestire nel trattare una serie diventata quasi sacra per molte generazioni, trovandosi a dover ricercare un equilibrio fra il rispettare la tradizione, la mitologia ed i personaggi dei passati episodi e l’innovare per portare questa nuova trilogia a non essere un mero esercizio di stile ed operazione nostalgia per i fan. In definitiva questo Episodio VIII farà parlare molto di sé e probabilmente, seppur profondamente imperfetto, verrà rivalutato in futuro.

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About Mirko Ballone

Classe 1986, mi interesso a tutto quanto ruoti intorno alla comunicazione ed al raccontar storie. Mi appassiono giovanissimo alla fotografia e da lì alla settima arte il passo è breve. Rimango folgorato da Hitchcock, Kubrick, la Nuovelle Vague e dai grandi del cinema italiano; da allora non riesco più a fare a meno di sognare davanti ad un grande schermo. I viaggi, il cinema, le serie tv, i buoni libri e la buona tavola occupano la maggior parte della mia giornata, nei ritagli di tempo cerco di vivere.

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