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La legge della notte

La legge della notte: scheda, trailer e recensione del film di e con Ben Affleck

  • scheda e trailer 
  • recensione 

DATA USCITA: 2 marzo 2017
GENERE: Drammatico
REGIA: Ben Affleck
ATTORI: Ben Affleck, Zoe Saldana, Elle Fanning, Brendan Gleeson, Chris Messina, Sienna Miller, Chris Cooper, Remo Girone, Matthew Maher, Titus Welliver, Max Casella, Christian Clemenson, J.D. Evermore, Clark Gregg
NAZIONALITÁ: Stati Uniti
DURATA: 129′
DISTRIBUITO DA: Warner Bros.

Sinossi: Il film è ambientato nei ruggenti anni ’20 quando il Proibizionismo non riesce a fermare il fiume d’alcool che invade gli speakeasy della mala. Chiunque con abbastanza ambizione e nervi saldi ha l’opportunità di ottenere rapidamente potere e denaro e così Joe Coughlin, il figlio di un commissario della Polizia di Boston, da tempo ha voltato le spalle alla sua rigida educazione per diventare un fuorilegge. Però perfino tra i criminali esistono delle regole e Joe infrange la più grande: incrocia il suo cammino con un potente boss, rubandogli soldi e donna. L’incontro finisce in tragedia, conducendo Joe su un percorso di vendetta, ambizione, amore e tradimenti che lo costringe a lasciare Boston per Tampa e i suoi contrabbandieri di rum.

Ben Affleck e la regia. Con tre film alle spalle il bilancio fin qui è da considerarsi più che positivo, a maggior ragione se includiamo anche l’Oscar vinto come miglior film per Argo. Giunto alla sua quarta fatica dietro la macchina da presa con La legge della notte, il nuovo Batman non conferma del tutto quanto di buono fatto vedere con i precedenti lavori.

La trama di La legge della notte

La legge della notteAnni ’20, Boston. Siamo in piena epoca del Proibizionismo. Joe Coughlin, figlio di un importante commissario della polizia, torna dal fronte europeo della Prima Guerra Mondiale con l’idea di non obbedire più a nessuno ed essere fino al termine della sua vita un uomo libero da costrizioni. Coughlin diventa così un fuorilegge (non un gangster, come ci tiene a precisare lui più volte) dedito a piccole rapine. Ma la sua astuzia e scaltrezza non passa inosservata ai due boss rivali di Boston che cercheranno di contenderselo per avere il completo controllo sul mercato illegale di alcool.

Ancora un libro di Lehane per Affleck

Ben Affleck adatta nuovamente un romanzo dello scrittore americano Dennis Lehane dopo aver esordito ormai 10 anni fa con il bellissimo Gone, Baby Gone. Purtroppo ne La legge della notte il risultato è di gran lunga inferiore. Il film risente della lunghezza del libro di Lehane (quasi 500 pagine) e l’essere troppo fedele ne penalizza la qualità finale con l’effetto di un accumulo eccessivo di fatti trattati il più delle volte con fretta e superficialità.

Primo problema: Ben Affleck attore

Intendiamoci, La legge della notte non è un film così mediocre come si legge a giro. Ha i suoi momenti di buon cinema e Affleck si dimostra ancora una volta abile e maturo nel sapere usare la macchina da presa. Il problema principale del film è (ancora una volta) il Ben Affleck attore, poco o per niente credibile nell’interpretare l’ascesa del criminale Coughlin. E non è tanto il volto dell’attore perennemente monoespressivo a convincere meno quanto la sua presenza scenica ingombrante e impacciata.

Echi di Scorsese, Mann e Anderson

Si vede che La legge della notte è per Affleck il progetto più ambizioso e l’ottima cura di costumi e scenografie stanno lì a dimostrarlo. Ci sono tanti riferimenti a film del “genere” gangster, a partire da quelli di Martin Scorsese per arrivare al Nemico Pubblico di Michael Mann. Nella seconda parte, con l’introduzione del personaggio di una discreta Elle Fanning, riecheggia nell’aria anche un certo Paul Thomas Anderson (in particolare il riferimento scovato è al capolavoro Il petroliere) senza però avere quello sguardo incisivo e conturbante che possiede il regista di Magnolia. Una goduria per i cinefili più incalliti.

Un cast che si salva solo a metà

La legge della notteQuello che di buono avevano i film di Ben Affleck regista era l’ottimo lavoro fatto con gli attori e i loro rispettivi personaggi, cosa che in questo caso non possiamo dire data la superficialità con cui li tratteggia malamente, almeno buona parte di essi. Perché ad una Zoe Saldana buttata là nella mischia senza tanto senso si contrappone un’ottima Sienna Miller nei panni della pupa del boss.

Era meglio farci una miniserie?

Il libro di Dennis Lehane avrebbe dovuto beneficare di un trattamento migliore. Sarebbe stata più adatta una miniserie televisiva per trasmettere al meglio l’epicità della storia raccontata e magari la presenza di un autore più affermato a dirigerla. Ben Affleck dovrebbe continuare nella strada intrapresa con i suoi precedenti film, molto più intimi e asciutti di questo dove a volte la situazione gli è sfuggita un po’ di mano, sebbene traspari la ferma volontà di concedersi completamente ad un’idea di cinema classico. Non un passo falso, quindi, ma sicuramente una frenata di troppo.

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La legge della notte

Valutazione Globale

Una frenata di troppo per Ben Affleck

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About Daniele Marseglia

Ricordo come se fosse oggi la prima volta che misi piede in una sala cinematografica. Era il 1993, film: Jurrasic Park. Da quel momento non ne sono più uscito. Il cinema è la mia droga.

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