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Il gioco di Gerald: la recensione del film Netflix tratto dal romanzo di King

Il gioco di Gerald è il nuovo film adattato da un romanzo di Stephen King, che racconta una storia accattivante e ben realizzata.

La sinossi

Una coppia, Jessie e Gerald, per tenere lontano i fantasmi della routine quotidiana e ravvivare un po’ la relazione, decide di concedersi un weekend nella loro casa di campagna, isolata da tutto e da tutti, dando il via ad un gioco erotico che in seguito si rivelerà fatale per lui. Rimasta ammanettata a letto, la povera Jessie dovrà inventarsi qualcosa per riuscire a liberarsi. Ma quando la lucidità comincia a venire meno, per Jessie saranno ore particolarmente drammatiche.

Il gioco di Gerald: le nostre impressioni

Il gioco di GeraldPer il neo settantenne maestro dell’horror Stephen King è un anno particolarmente ricco, non tanto per i nuovi romanzi inediti da lui scritti (che comunque continua a sfornare al ritmo di uno all’anno) quanto per la trasposizione di quest’ultimi sul grande e piccolo schermo. Archiviate le delusioni per La torre nera e The Mist, e con la frenetica attesa per It, il nuovo adattamento cinematografico di King, che passa direttamente dal catalogo di Netflix, è Il gioco di Gerald. Forse ci troviamo davanti ad una delle storie più particolari e meno ‘filmiche’ di King ma il cinema, si sa, non ha limiti e la difficile operazione può dirsi riuscita. Ma come può, quindi, dirsi riuscito un film che vede la protagonista (un’ottima Carla Gugino) ammanettata ai pali del letto per oltre un’ora abbondante? Semplice: il regista Mike Flanagan ha saputo equilibrare nel migliore dei modi i numerosi generi messi nero su bianco da King nello scrivere il romanzo. Il gioco di Gerald parte come thriller psicologico (che rimane comunque una costante per tutta la durata del film), per poi trasformarsi in un horror con venature da splatter e finanche in un dramma.

Il gioco perverso messo su da un marito che forse ha sposato la propria compagna più per scopi personali che per vero amore (lo si capisce anche da delle sequenze oniriche con il personaggio di Gerald che riprende vita nella coscienza di Jessie) è un apripista, per King, per addentrarsi nel passato di Jessie. Un passato (non lo sveliamo per non rovinarvi il twist del film) che l’ha vista vittima di situazioni disturbanti per un’adolescente, le cui ferite mai rimarginate riemergono proprio in una situazione che doveva essere puro e semplice svago erotico ma che si è trasformata in qualcosa di più che perverso. Per Jessie è una corsa contro il tempo, per mantenere lucida la mente e non lasciarsi travolgere dai mostri del presente e quelli del passato che sono tornati a fare capolino.

Il gioco di GeraldIl gioco di Gerald può dirsi senza ombra di dubbio l’adattamento cinematografico e seriale migliore di un romanzo di Stephen King partorito negli ultimi anni. Flanagan sembra avere assorbito nel miglior modo possibile il messaggio che voleva trasmettere la storia, testimoniando come certe volte non ci sia bisogno di produzioni sfarzose per riuscire a cavarsela egregiamente (ogni riferimento a La torre nera è puramente casuale).

Il gioco di Gerald

Valutazione globale - 7

7

Accattivante e riuscito

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Curiosità sul film

Stephen King, dopo aver visto il film, ha giudicato il lungometraggio del suo romanzo come “spaventoso e ipnotico”.

La critica, a riconferma del fatto che si tratta del miglior adattamento di un romanzo di King degli ultimi anni, ha giudicato positivamente Il gioco di Gerald che si è guadagnato un bell’89% su RottenTomatoes, il sito che raccoglie le principali recensioni della critica americana.

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About Daniele Marseglia

Ricordo come se fosse oggi la prima volta che misi piede in una sala cinematografica. Era il 1993, film: Jurrasic Park. Da quel momento non ne sono più uscito. Il cinema è la mia droga.

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