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Gilmore Girls: A Year in the Life: la recensione del revival targato Netflix

Gilmore Girls – Ieri e oggi, “I will follow where you lead”

Grazie a Gilmore Girls, dal 2000 al 2007, ci siamo tutti sentiti abitanti di Stars Hollow, trovando un comfort fiabesco nelle sue strade e nei suoi festival stagionali, litigando con Taylor agli incontri da Miss Patty, assistendo all’ultima scoperta professionale di Kirk, e prendendo un caffè da Luke. Grazie a Netflix, i coniugi Palladino sono riusciti a realizzare un revival della serie in 4 episodi, ciascuno della durata di 90 minuti, e rappresentante delle quattro stagioni nell’arco di un anno di vita delle Gilmore Girls.

Gilmore GirlsFacendo un passo indietro, è importante precisare ciò che la serie ha significato per i fan. Gilmore Girls, Una Mamma per Amica nella versione italiana, significava casa, trovare dei paralleli con il proprio paesino di nascita ed accorgersi che anche quelle piccole realtà nascondevano personaggi eccentrici ed una personalità tutta loro. Cosa più importante, Gilmore Girls significava pop culture, l’insieme di citazioni recitate a raffica negli scambi tra mamma e figlia, o con gli indimenticabili nonni, Richard e Emily. Gilmore Girls mi ha fatto conoscere i fratelli Marx, Patti Smith e Il Padrino.

Mi ha insegnato la passione per la musica che riempiva la casa delle protagoniste e che Lane nascondeva sotto le assi del pavimento. Ed, infine, Rory mi ha insegnato l’amore per la lettura, facendo sì che non dimenticassi di portare un libro ovunque andassi. Ed è grazie a parecchia libertà narrativa in più, che i coniugi Palladino hanno donato al mondo di Stars Hollow il finale che tanto meritava.

Gilmore Girls: A Year in the Life – Tre donne in cerca di un cambiamento

Gilmore GirlsSembra siano passati anni. 

Nel 2007, abbiamo lasciato le ragazze Gilmore in sospeso, proprio nel diner di Luke. Lorelai e Luke si erano appena riconciliati e Rory stava per partire per seguire la prima campagna elettorale di Barack Obama (tempi decisamente migliori). Quasi un decennio dopo, tante cose sono cambiate, anche se le nostre protagoniste faticano ad ammetterlo. Lorelai vive ancora con Luke, ma i due non si sono ancora sposati. Il Dragon Fly Inn ha perso Sookie ed è gestito da Lorelai e Michel.

Rory è ad un bivio, sia nella vita personale che professionale. Ha tanti progetti, ma non riesce a portarli a termine, ed inizia a sentire che il sogno di diventare una giornalista forse non le appartiene più. Ha un nuovo fidanzato, Paul (Amy-Sherman Palladino poteva anche risparmiarci questo personaggio), di cui si dimentica continuamente, e porta avanti una storia con Logan, nonostante lui sia promesso sposo di una giovane di buona famiglia.

E, infine, abbiamo Emily. Emily che è sempre stata parte di un duo: Richard e Emily Gilmore. Ma Richard se ne è andato, il primo episodio è infatti teneramente dedicato all’attore Edward Herrmann, e Emily subirà la trasformazione più interessante di tutte.

Nel frattempo, i personaggi di Stars Hollow, sono rimasti imperturbati, diventando quasi delle macchiette e marcando l’isolamento della cittadina dal mondo reale.

Gilmore Girls: A Year in the Life – Stars Hollow e il realismo magico

L’intera cittadina è stata costruita dentro una gigantesca palla di neve.

Nel priGilmore Girlsmo episodio, “Winter”, Lorelai usa questa frase per descrivere Stars Hollow, mentre Rory cerca di rispondere ad una telefonata di lavoro, ma non trova segnale.

L’affermazione di Lorelai, è tanto ironica quanto rivelatrice del binomio fantasia/realtà su cui si fonda la serie. Grazie a livelli di produzione decisamente più alti ed inventivi, A Year in the Life paragona spesso Stars Hollow al paese delle meraviglie, paragone che diventa ancora più chiaro nel finale dell’ultimo episodio “Fall”.

Stars Hollow esiste in questa magia, chi è rimasto ne è diventato parte integrante, chi se ne è andato ne ritorna affascinato ed incantato, con il rischio di tornare a sbattere contro il muro della realtà, come succederà a Rory.

Madre e figlia, da sempre tanto simili quanto diverse, percorrono un percorso all’inverso per fare chiarezza sulle proprie vite. Lorelai, in un omaggio a Wild di Cheryl Strayed, dovrà uscire da Stars Hollow per ritrovarsi, mentre Rory dovrà tornarvi per trovare la sua vocazione.

Emily, invece, attraversa un percorso di rinascita tutto suo, dall’ossessione per Marie Kondo e il suo libro The Life Changing Magic of Tidying (a mio parere uno dei momenti comicamente più riusciti del revival), alla riscoperta di se stessa come Emily Gilmore e non più come moglie di Richard intrappolata nella superficialità degli eventi sociali.

Gilmore Girls: A Year in the Life – Evoluzioni interessanti

Gilmore GirlsTre personaggi: Jess Mariano, Paris Geller e Michel Gerard. Tutti e tre hanno influito sulla vita delle protagoniste, ma nel revival riusciamo finalmente a comprenderne l’importanza.

Jess, il ribelle, il lettore accanito e l’amante del punk, è stato il secondo ragazzo di Rory. L’unico che l’ha sempre amata ed incoraggiata ad essere la versione migliore di se stessa. Jess è finalmente una persona con i piedi per terra e sarà proprio lui ad indirizzare Rory verso la scrittura di un libro sul rapporto tra lei e la madre.

Paris è sempre stata un vulcano di ambizione. Fin dai tempi del liceo Chilton, ha spinto Rory a non accontentarsi ed è, probabilmente, uno dei personaggi più concreti della serie. Paris ha fondato una clinica per la fertilità, aiutando coppie sterili a trovare madri surrogate, e l’attrice Liza Weil si conferma, ancora una volta, perfetta nel ruolo.

Michel, infine, è stato parte della vita di Lorelai fin dall’adolescenza, quando entrambi lavorano all’Indipendence Inn. Ma il suo personaggio è stato spesso confinato a momenti comici privi di una caratterizzazione completa. In A Year in the Life, l’amicizia tra Lorelai e Michel si intensifica, rivelando aspetti del loro passato e dimostrando l’impatto del personaggio sulle scelte di Lorelai.

Gilmore Girls: A Year in the Life – Quattro parole e il cerchio della vita

Al cerchio della vita.

Questo è il brindisi che Emily e Lorelai si concedono verso il finale dell’episodio “Fall”. Madre e figlia hanno finalmente raggiunto un equilibrio e, da quel momento in poi, il cerchio della vita non può che chiudersi.

Così come tutto era iniziato in medias res, tutto si conclude, sui gradini del gazebo di Stars Hollow, dove abbiamo assistito a tutti i momenti chiave della serie. Quel gazebo che permette di ammirare tutto il paese nei colori autunnali.

Gilmore Girls non poteva concludersi in nessun altro luogo, proprio mentre tutto sta per ricominciare.

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Gilmore Girls: A year in the Life

Sceneggiatura
Recitazione

Gilmore Girls e il cerchio della vita

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