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Cuori puri

Cuori puri: scheda, trailer e recensione del film di Roberto De Paolis

  • scheda e trailer 
  • recensione 

DATA USCITA: 24 maggio 2017
GENERE: Drammatico
REGIA: Roberto De Paolis
ATTORI: Selene Caramazza, Simone Liberati, Barbora Bobulova, Stefano Fresi, Edoardo Pesce
NAZIONALITÁ: Italia
DURATA:
DISTRIBUITO DA: Cinema

Trama: Agnese e Stefano sono molto diversi. Lei, 18 anni, vive con una madre dura e devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Lui, 25 anni, è un ragazzo dal passato difficile che lavora come custode in un parcheggio di un centro commerciale confinante con un grande campo rom. Dal loro incontro nasce un sentimento vero, fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto. Il desiderio l’uno dell’altra cresce sempre di più, fino a quando Agnese, incerta se tradire i suoi ideali, si troverà a prendere una decisione estrema e inaspettata.

Sì, il cinema italiano, quando vuole, c’è e lotta insieme a noi. Cuori puri, opera prima del giovane Roberto De Paolis, sta a lì a dimostrarlo sorprendendo per la sua dirompente forza emotiva che trascina lo spettatore all’interno di una storia dove a prevalere è la capacità dei due protagonisti ad apparire come personaggi del reale, con le insicurezze, i difetti e le paure tipiche della gioventù odierna. Non è un caso, quindi, che il film sia stato inserito nel programma della Quinzaine des réalisateurs all’ultimo Festival di Cannes, da qualche anno molto più attenta nella scelta di un certo tipo di cinema rispetto alla Selezione Ufficiale.

Cuori puri e il racconto del reale

Stefano, 25 anni, e Agnese, appena maggiorenne, si muovono all’interno di un ambiente, la Roma delle borgate, della periferia più profonda, che li vede annaspare e restare ingabbiati in una campana di vetro da cui è difficile trovare una via di fuga. Dovrebbe capitare un qualcosa di inaspettato, di inatteso per spezzare questa specie di cappa che si è addensata su di loro. Ecco che allora il loro incontro casuale, che ad inizio film ha una genesi di scontro, mette quella scossa alle loro vite tanto attesa. Il problema, adesso, è saperla gestire, saperla contenere senza farla esplodere. Altrimenti sarebbe molto peggio.

Cuori puriAgnese e Stefano sono due ragazzi l’uno l’opposto dell’altro. La prima è succube del fanatismo religioso di una madre (un’ottima Barbora Bobulova) che la obbliga a tenere fede alla promessa del voto di castità fino al matrimonio, il secondo è un ragazzo con un giro di amicizie non tanto raccomandabili ma da cui cerca di tenersi da parte e con un famiglia alle spalle disfunzionale in crisi economica e sotto la costante minaccia di essere sfrattata di casa. Due situazioni diverse che trovano un punto di incontro in un’infatuazione (chiamarlo amore sarebbe troppo azzardato) che nasce tra i due dopo essersi incontrati pochissime volte e per pochissimi minuti.

Quello che colpisce di Cuori Puri è la rappresentazione così veritiera e reale dei due protagonisti e dell’ambiente che li circonda. De Paolis segue spesso i due personaggi con la telecamera a spalla, li mette a nudo, li lascia liberi di improvvisare senza nessun tipo di filtro. Agnese e Stefano sono davvero, come recita il titolo del film, due cuori puri, puliti, trasparenti che affrontano a testa alta le loro paure. La paura nata da una rabbia repressa, nata e sviluppatasi a causa di (o per colpa di) un’ambiente che fa sentire Stefano e la sua famiglia messa ai margini da uno Stato che, secondo loro, concede tutti ai rom e ai migranti senza lasciare niente agli italiani. Ma c’è anche la paura che appartiene a Agnese, un uccellino rinchiuso per anni in una gabbia che appena trova uno spiraglio per uscire si sente completamente sperduto e incapace di decidere in quale direzione andarsi: abbandonarsi alla scoperta di quello che potrebbe diventare il suo primo amore o restare fedele alla promessa fatta alla madre e ancor prima a Dio?

Un regista da tenere d’occhio

Cuori puriCuori puri inizia e termina allo stesso modo. Con una rincorsa. Nel mezzo, nelle quasi due ore di film, c’è uno spaccato reale dell’Italia di oggi, con tutte le contraddizioni e tutte le problematiche sociali che la riguardano, a cominciare dal Verbo predicato da una chiesa impersonata da un prete (il buon Stefano Fresi) con modi di fare molto moderni ma che all’interno delle mura di casa sfocia in qualcosa di molto più sinistro. Poi, ci sono loro. Agnese e Giuseppe (straordinari i due giovani attori che li interpretano). Due persone che con il loro modo di essere squarciano un panorama altrimenti desolante. Una speranza per un mondo da vivere in modo diverso. Anche se con qualche difetto tipico delle opere prime, avercene di esordi del genere. Roberto De Paolis, segnatevi questo nome. Ne risentiremo sicuramente parlare.

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Cuori Puri

Valutazione globale

Emotivamente travolgente

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About Daniele Marseglia

Ricordo come se fosse oggi la prima volta che misi piede in una sala cinematografica. Era il 1993, film: Jurrasic Park. Da quel momento non ne sono più uscito. Il cinema è la mia droga.

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