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The Last Tycoon: Amazon chiude la serie, niente seconda stagione

Nessuna buona novella anche per The Last Tycoon, e l’amore tra Amazon e Francis Scott Fitzgerald sembra arrivato alla conclusione. Amazon ha infatti posto la parola fine sull’adattamento del romanzo incompiuto di F. Scott Fitzgerald. L’annuncio della sua cancellazione arriva subito dopo che il gigante dello streaming avava cancellato anche l’altra serie accelera Fitzgerald-centrica, Z: The Beginning Of Everything, con Christina Ricci, come vi abbiamo detto in un’altra news quest’oggi.

La cancellazione non è così inaspettata, comunque: per quanto alla fine della prima stagione ci fossero dei possibili cliffhanger, dobbiamo dire che la storia in sé, aveva anche un certo senso di compiuto e una nuova annata non era troppo necessaria.

The Last Tycoon

Scritto e diretto da Billy Ray, il period drama ha visto come protagonisti Matt Bomer, Kelsey Grammer, Rosemarie DeWitt e Lily Collins e racconta la storia del mogul cinematografico Irving Thalberg, qui romanzata nella figura del protagonista del libro, Monroe Stahr.

the last tycoonLa serie ha seguito le vicende di Stahr (Bomer), stella nascente e artefice di film di successo di uno studio “minore” della golden age hollywoodiana negli anni Trenta, mentre sale la scala del successo e si scontra con il suo mentore, nonché capo dello Studios, il bravo, imponente, affascinante e vacuo Pat Brady (Grammer), un personaggio basato su Louis B. Mayer (che anche lui appare nella serie TV).

Brady, che viene dalla gavetta, non ha decisamente intenzione di finire sul lastrico ed è determinato ad assicurarsi che il suo studio abbia successo, non importa quali o quanti limiti etici e morali si debbano oltrepassare. La serie è stata rilasciata da Amazon il 28 luglio, quindi poco più di un mese fa.

Billy Ray è statao anche produttore esecutivo insieme a Chris Keyser, ed entrambi sono stati showrunners, in collaborazione con Josh Maurer, David Stern e Alix Witlin. Il vincitore del Pulitzer, nonché alunno di F. Scott Fitzgerald, A. Scott Berg, è stato consulente nella realizzazione dell’episodio pilota.

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About Andrea Sartor

Cresciuto a pane (ok, anche qualche merendina tipo girella o tegolino... you know what I mean... ) e telefilm stupidi degli anni 80 e 90, il mondo gli cambia con Milch, Weiner, Gilligan, Moffat, Sorkin, Simon e Winter. Ha pianto davanti agli uffici dell'HBO. Sogno nel cassetto: pilotare un Viper biposto con Kara Starbuck Thrace e uscire con Number Six (una a caso, naturalmente). Nutre un profondo rispetto per i ragazzi e le ragazze che lavorano duramente per preparare gli impagabili sottotitoli. Grazie ragazzi, siete splendidi

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