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Freak Show

Freak Show: impressioni e commenti sull’opera prima di Trudie Styler

Debuttato alla Bernilale Festival nella sezione 14plus, l’opera prima di Trudie Styler come regista, Freak Show è stato presentato nella rassegna Alice nella Città alla Festa del Cinema di Roma.  Un film coming-of-age che ha come protagonista un adolescente che sfida le convenzioni.

Freak Show: Sinossi

Billy Bloom, è un gender-queer che si trasferisce da New York al Mid West e sfida l’establishment di provincia, candidandosi per reginetta del ballo di fine anno del suo liceo ultraconvenzionale. La sua forza d’animo conquisterà alla lunga non solo il rispetto dei suoi compagni di corso, ma anche del padre che non lo ha mai accettato.

Freak Show: impressioni

“Essere favoloso, no! Essere inesorabilmente favoloso è un duro lavoro”. Potrebbe Billy Bloom (Alex Lawther) essere come tutti gli altri se lo volesse? Sicuramente lo avrebbe salvato da un sacco di guai. Ma Billy non ha assolutamente alcun desiderio di essere come gli altri. Quando viene chiamato “teatrale”, Billy lo prende come un complimento; quando i suoi compagni di classe si sentono provocati dalla sua determinazione ad essere diverso, lui si sente ancor più motivato ad eccedere.

Freak ShowNé i moniti di suo padre o degli amici a mantenere un profilo basso, neppure le percosse, lo convincono a demordere. Con richiami a David Bowie, Lady Gaga, Freddy Mercury e recitando Oscar Wilde, Billy nel suo splendore trasgressivo della cultura pop e vestito come il protagonista di un Musical di Brodway, affronta impavido i corridoi e le umiliazioni dei compagni di classe.

Freak Show non parla solo di omofobia, bensì punta il dito sulla violenza della conformità lodando il potere di autodeterminazione. In soccorso al giovane drag queen del liceo, si fa avanti un esercito di “studenti ombra”. Tutti coloro che non si riconoscono nel main streem nè vi si adattano, preferendo l’anonimato e il profilo basso per timore di essere maltrattati ed emarginati.

Freak Show

valutazione globale - 6.5

6.5

Un film divertente e drammatico sulla conformità e la paura di essere emarginati

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Freak Show: curiosità

Il film è liberamente adattato dal libro Freak Show di James St. James pubblicato nel 2007. In seguito alla disdetta del regista designato, Drew Barrymore, produttore esecutivo del film, candidò la Styler, originariamente coinvolta nella produzione, alla regia. Trudie Styler che ricordiamo è co-fondatrice con la sua socia di Céline Rattran della la Maven Pictures (Filth – 2013 con James Mc Avoy; Still Alice – 2014 con Julianne Moore) lavora da anni alla promozione della pari opportunità nel mondo del cinema per ruoli di responsabilità delle donne.

Freak ShowQuest’opportunità – ha dichiarato Trudie intervistata alla Berlinale – era l’occasione per provare quanto predicato, e non potevo tirarmi indietro. Riguardo al bullismo nelle scuole americane esiste già un’ampia filmografia hollywoodiana, da Napoleon Dynamite (2004), Mean Girls (2004), Prima di Domani (2017) al documentario Bully (2011), fino alla recente serie Tredici.

Trudie Styler che vive in America con il marito Sting, dichiara tuttavia che il problema della xenofobia come dell’omofobia accomuna i giovani americani come quelli europei e di molti altri paesi. La discriminazione – aggiunge – e l’intolleranza vanno oggi più che mai combattuti con ironia – come fa Billy Bloom, e con determinazione.

Perfetto Alex Lawther nel ruolo del fragile e emaciato ragazzino che si traveste di vestiti sgargianti e ciglia finte da far invidia a RuPaul, interpretando ora Merilyn Monroe, Uma Turman di Pulp Fiction e brava anche Bette Midler – lontana dalle scene da oltre 4 anni, nel ruolo della madre eccentrica di Billy. Nel cast compaiono anche Laverne Cox (la Sophia Burset di Orange is the New Black) come impeccabile giornalista transgender e Abigail Breslin (la Olive di Little Miss Sunshine) un’insopportabile teenager ultra-conservatrice che darà a Billy filo da torcere.  Bellissimi i costumi di Billy e le citazioni pop che da soli meritano la visione. Insomma, una Priscilla – La regina del deserto, al liceo!

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