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Festival di Cannes

Festival di Cannes e Netflix: la UNIC richiede la distribuzione dei film nei cinema

Quest’ultima edizione del Festival di Cannes ha visto svilupparsi diversi dibattiti su cosa voglia significhi fare cinema. Una delle principali scintille è stata la presenza di ben due film Netflix nella selezione ufficiale. Da un lato c’è stato chi ha sostenuto lo scetticismo di Pedro Almodovar nei confronti della piattaforma multimediale che sta spopolando in rete, dall’altro c’è stato chi come Tilda Swinton preferisce assumere posizioni meno radicali in materia, con la convinzione che in fondo “c’è spazio per tutti”.

Un dibattito che continua oltre il Festival di Cannes

All’indomani della cerimonia di chiusura del Festival di Cannes, tuttavia, questa problematica si è riproposta con la richiesta di distribuire i film di Netflix (e in generale i film del festival) nei grandi cinema europei.

“Crediamo che i maggiori festival del cinema dovrebbero celebrare questa importanza sociale, culturale ed economica dei cinema”, queste è stato il punto fondamentale del commento ufficiale da parte della UNIC (International Union of Cinemas), che rappresenta le associazioni cinematografiche e gli operatori del settore in 36 paesi europei.

La richiesta ufficiale nel commento della UNIC

Festival di CannesIl commento ufficiale ha sottolineato l’importanza della distribuzione sui grandi schermi dei film che sono stati selezionati per i maggiori festival del cinema in giro per il mondo. Il discorso della UNIC è conforme al dibattito che è nato in occasione del Festival di Cannes, durante il quale sono stati proiettati due film firmati Netflix: Okja del regista di Snowpiercer Boon Joon-Ho e The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach con Adam Sandler e Ben Stiller.

Se siete interessati al testo originale del commento ufficiale della UNIC vi rimandiamo all’articolo dell’Hollywood Reporter.

Di sicuro la problematica di fondo è affascinante e coinvolgente: cosa significa fare cinema al giorno d’oggi? Cosa è cambiato e come bisogna affrontare questi cambiamenti? Meglio assumere una posizione più tradizionalista o cercare un compromesso con le nuove forme di distribuzione cinematografica?

Inutile dire che in tutto questo non vediamo l’ora di poter vedere i due film in questione… e se ciò accadesse su una comoda poltrona bordeaux davanti ad un grande schermo, beh, sarebbe il massimo!

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Fonte: The Hollywood Reporter

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