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Balle Spaziali: Bill Pullman racconta le difficoltà che ebbe John Candy nell’interpretare il suo personaggio

Basta uno sguardo veloce al personaggio di Rutto di Balle Spaziali, interpretato da John Candy per lasciarsi scappare una risata. Ogni cosa del personaggio è esilarante. Ma il dietro le quinte, come spesso accade nel cinema, non è poi così spassoso come quello che vede lo spettatore. Di recente è stato Bill Pullman a raccontare le difficoltà che ha dovuto affrontare il suo collega John Candy per interpretare quel buffissimo “canuomo”.

Un costume difficilmente gestibile

balle spazialiLe difficoltà principali venivano effettivamente dal costume stesso del personaggio: a quanto pare lo stesso John Candy sembra aver avuto diverse discussioni con lo sceneggiatore, produttore e regista di Balle Spaziali Mel Brooks. A raccontarlo è stato proprio Bill Pullman, il compagno di avventure spaziali Stella Solitaria, il quale ha ricordato come sia stato difficile per John Candy interpretare il personaggio di Rutto nei primi giorni di riprese, in particolare a causa delle orecchie e della coda del costume.

Quello è stato un giorno difficile per John. Lui voleva recitare in un certo modo, Mel voleva che lo facesse in modo diverso e inoltre aveva a che fare con i problemi meccanici delle orecchie e della coda. La concezione di commedia di John era così effimera […] e mentre aveva dimestichezza con le orecchie, voleva avere maggiore controllo sui movimenti della coda.

I vent’anni di Balle Spaziali

balle spazialiBill Pullman ha di recente rilasciato delle interviste in occasione del ventesimo anniversario di Balle Spaziali, che debuttò nei cinema nel 1987, diventando una delle commedie più amate del cinema. Nei riguardi del collega John Candy ha espresso dei commenti di ammirazione sulla sua professionalità che doveva far fronte alla frustrazione di non avere sufficiente controllo sui movimenti del suo personaggio, in particolare sulle orecchie e la coda, indispensabili per la costruzione della comicità del personaggio stesso. Bill Pullman ha raccontato che egli rimase calmo e che composto durante le riprese, nonostante le evidenti difficoltà. Quando la frustrazione cominciava a farsi sentire troppo, si prendeva una pausa (“cinque minuti di pausa… è permesso fumare!”) per riprendere la giusta concentrazione.

È stata una vera dimostrazione del suo carattere. Non si arrabbiò mai. Al massimo si sedeva dicendo che aveva bisogno di una pausa e tutti si tiravano indietro. Poi diceva: ‘ok, rifacciamolo’.

Per chi si fosse perso questo piccolo gioiello di commedia, raccomandiamo vivamente la visione in occasione del suo ventesimo anniversario. Trattandosi di una parodia di diversi film di fantascienza ed in particolare di Star Wars, consigliamo la visione specialmente agli amanti del genere fantascientifico: e che lo sforzo sia con voi!

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Fonte: Cinemablend

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