Titolo: La casa dei Krull
Editore: Adelphi
Pagine: 210
Costo: 19,00 Euro
Uscita: 2017
La Casa dei Krull
La casa dei Krull è al margine estremo del paese, e loro stessi ne vengono tenuti ai margini. Benché naturalizzati, restano gli stranieri, i diversi. Da sempre, e nonostante gli sforzi fatti per integrarsi. Nel loro emporio non si serve la gente del luogo, neanche i vicini, ma solo le mogli dei marinai che a bordo delle chiatte percorrono il canale. E quando davanti all’emporio viene ripescato il cadavere di una ragazza violentata e uccisa, i sospetti cadono fatalmente su di loro.
In un magistrale crescendo di tensione, e con un singolare (e formidabile) rovesciamento, vediamo montare l’ostilità della popolazione francese verso la famiglia tedesca, e l’avversione per una minoranza, che rappresenta un perfetto capro espiatorio, degenerare progressivamente in odio e violenza. Mentre all’interno della casa dei Krull ciascuno deve fare i conti con le proprie colpe e le proprie vergogne nascoste.
In questo romanzo oscuramente profetico, scritto alla vigilia della guerra, Simenon affronta un tema che gli sta molto a cuore, e lo fa scegliendo il punto di vista, disincantato e sagace, di un cugino dei Krull, un ospite tanto più inquietante, e imbarazzante, in quanto diverso, per così dire, al quadrato: diverso, come i Krull, dagli abitanti del paese, ma diverso anche da loro stessi, perché dotato di un buonumore «sconosciuto in quella casa», e di una disinvoltura, di una «leggerezza fisica e morale» che la rigida etica protestante paventa e aborre – e sarà proprio questa sua intollerabile estraneità a scatenare la tempesta.
Georges Simenon
Tra i più prolifici scrittori del XX secolo, Simenon, scrittore belga di lingua francese, era in grado di produrre fino a ottanta pagine al giorno. A lui si devono centinaia di romanzi e racconti, molti dei quali pubblicati sotto diversi pseudonimi.
Nonostante la sua opera abbia intrecciato diversi generi e sottogeneri letterari, dal romanzo popolare, al romanzo d’appendice, passando dal noir al romanzo psicologico, Simenon è noto soprattutto per essere l’ideatore del commissario Maigret, protagonista di racconti e romanzi polizieschi, grazie al quale raggiunse la fama negli anni 30 del secolo scorso.
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